Sembra incredibile, ma nelle prossime ore in molte aree del nostro Paese farà ancora più caldo. Domani le città da bollino rosso, secondo il bollettino del ministero della Salute, saranno Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo, mentre si respirerà solo a Genova e Napoli (bollino verde).
Sabato poi il caldo sarà da record ad Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Romae e Viterbo. Ma come reagisce il nostro cervello a queste temperature africane? E il corpo? Fortune Italia lo ha chiesto a Piero Barbanti, direttore dell’Unità per la Cura e la Ricerca sulle cefalee e il dolore dell’Irccs San Raffaele nonchè professore di neurologia presso l’Università Telematica San Raffaele Roma.
Quali sono gli effetti del grande caldo sul nostro cervello? E sull’intero organismo?
In presenza di caldo intenso ed elevata umidità, l’organismo attiva il sistema dello stress per evitare il surriscaldamento degli organi e trovare un nuovo equilibrio. Il primo a farne le spese è proprio il cervello, colpito dall’incremento dei fenomeni infiammatori e ossidativi legati alla liberazione di cortisone.
Il caldo inoltre produce inoltre vasodilatazione e disidratazione: la conseguenza è un calo pressorio e, talvolta, un calo perfusionale del cervello, specie quando siamo in piedi, con rischio di ipotensione ortostatica e – in casi estremi – di sincope.
Molti in questi giorni lamentameno emicrania o cerchi alla testa, è normale?
L’aumento della frequenza del mal di testa in questi giorni, nei soggetti predisposti in particolare, deriva da una serie di fattori: disidratazione, effetto favorevole del caldo sulla velocità di trasmissione dell’impulso nervoso (anche relativamente alla trasmissione dolorifica), incrementato uso di bevande alcoliche fredde (birra o drink), deficit di sonno.
Ecco, diventa difficile anche dormire; cosa può essere d’aiuto?
Calore e umidità non consentono un sonno profondo e ristoratore. Ciò comporta la riduzione di quella sorta di lavaggio dalle proteine tossiche chiamato flusso glinfatico, che avviene all’80% durante il sonno. Il deficit di sonno, inoltre, non consente di smaltire gli effetti dello stress della nostra quotidianeità.
C’è una differenza fra uomini e donne, quanto a effetti del caldo per la salute?
Le donne in età riproduttiva tendono a essere più vulnerabili al caldo rispetto agli uomini. Da un lato, manifestano in genere valori di pressione arteriosa basale più bassi e hanno più frequentemente modeste anemie legate alle perdite mestruali: ciò le rende più suscettibili agli effetti ipotensivi del caldo. Inoltre, la variabilità del ritmo ormonale femminile può aggiungere un carico di vulnerabilità agli eccessi meteorologici. Infine non dimentichiamo che un maggiore uso di analgesici per dolori mestruali e cefalee (più diffuso nella donna) può amplificare gli effetti ipotensivi del caldo.
Quali suggerimenti dà agli italiani alle prese con questa ondata di calore?
Difendersi dal caldo vuol dire usare ragionevolezza. Cos’è la siesta pomeridiana dei popoli latino-americani se non la legittima difesa dal caldo nelle ore estreme? Per prima cosa allora cerchiamo di concentrare la maggior parte della nostra attività nel primo mattino, se possibile.
Mai fare sport all’aperto nelle ore centrali della giornata. Per chi pratica attività sportiva al chiuso, invece, evitare carichi di allenamento eccessivi. Frazionare l’apporto di alimenti in numerosi pasti leggeri (prima colazione – spuntino – pranzo – spuntino – cena) per ridurre il rischio del cosiddetto ‘furto splancnico’, cioè il massivo richiamo di sangue dopo libagioni abbondanti verso il tratto digerente a discapito di cervello (e dei muscoli). È utile anche bere un bicchiere di acqua ogni ora, ovviamente garantendo un idoneo apporto di verdura e frutta. Infine, questa potrebbe essere l’occasione per riscoprire l’utilità (e il fascino) del cappello.
