Ecco le notizie della newsletter di questa settimana:
- I soldi rendono antipatici? Il caso Sunak
- Cosa cambia nei cieli con le nozze Ita-Lufthansa
- Quando l’allievo supera il maestro: Steve Ballmer (ex dipendente Microsoft) è più ricco di Bill Gates
- Ballottaggi in Francia, il punto di Giovanni Orsina
- L’export del pharma è da record, ma la competizione è globale
I soldi rendono antipatici? Nel caso di Sunak pare di sì
di Annalisa Chirico
La ricchezza non rende felici ma talvolta rende antipatici. È capitato al premier britannico Rishi Sunak. Il capo di governo uscente non è mai riuscito a costruire un feeling con gli inglesi, anzi man mano che i mesi scorrevano e i britannici osservavano il modo di parlare e di agire di questo inglese di seconda generazione, multimilionario, di famiglia indiana e fede induista, sposato con una delle più ricche ereditiere indiane, il solco tra il leader conservatore e il popolo si dilatava sempre più.
Le altre storie della settimana
Imprese
Cosa cambia nei cieli con le nozze Ita-Lufthansa
L’Europa ha dato il via libera: le nozze tra Ita e Lufthansa ci saranno. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha parlato di “grande successo italiano, tedesco ed europeo”. Andrea Giuricin, economista ed esperto di trasporti dell’Università Milano Bicocca, ritiene che l’accordo sia partito col piede giusto.
Quando Steve Ballmer è entrato in Microsoft non ha ricevuto nemmeno un’azione della società. Ora, però, le sue partecipazioni in Microsoft sono salite alle stelle e lo hanno reso più ricco del fondatore dell’azienda.
Politica
Ballottaggi in Francia, il punto di Giovanni Orsina
La parola da tenere a mente è “barrage”. È così che i francesi indicano lo sbarramento del fronte democratico contro il Rassemblement National, che si è attestato come primo partito del Paese. Macron e Mélenchon provano a mostrarsi compatti, ma basterà? Ne abbiamo parlato con Giovanni Orsina, storico e Direttore della Luiss School of Government.
Health
L’export del pharma è da record, ma la competizione è globale
Ancora una volta a parlare per il pharma, nell’Assemblea pubblica di Farmindustria, sono i numeri. Cifre che collocano la farmaceutica italiana ai primi posti in Europa, con una produzione da 52 miliardi di euro nel 2023 e oltre 49 mld di export.
Notizie Adnkronos:
– Nautica, convention SATEC lancia un piano per la Blue economy
– Assobiotec-Federchimica: nodo della ricerca e ruolo dell’impresa
