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Il Manifesto “Innovation & Communities”: mettere al centro le comunità per rendere sostenibile il progresso

In che modo le nuove tecnologie, l’AI in primo luogo, possono supportare le comunità nel raggiungimento della sostenibilità sociale? Per rispondere a questa domanda è stato presentato presso la SDA Bocconi School of Management di Roma il Manifesto promosso da Q8Italia insieme alla consulenza scientifica della SDA Bocconi Innovation&Communities. Come le tecnologie possono migliorare la vita delle persone e delle comunità.

Il manifesto

Tra i valori che hanno spinto Q8, azienda energetica leader del settore in Italia, a sostenere questa iniziativa: l’obiettivo di costruire una governance digitale e degli algoritmi consapevole in grado di garantire i diritti soggettivi individuali, ricercare l’equilibrio tra i benefici del progresso tecnologico ed il rischio di una tecnocrazia e plasmare un nuovo approccio culturale pubblico-privato al tema.

Il Manifesto Innovation&Communities intende regolamentare le nuove tecnologie da una prospettiva umano-centrica per restituire spazi e tempi alla vita privata e alle relazioni inter-personali; favorire la condivisione dei principi etici di utilizzo e produzione dell’AI tra imprese, istituzioni e cittadini; includere nello sviluppo tecnologico la riduzione dell’impatto ambientale e diffondere le competenze necessarie per governare la rivoluzione tecnologica in atto.

L’obiettivo insito nel Manifesto è quello di indicare il percorso attraverso cui le tecnologie potranno rispondere tempestivamente ai fabbisogni della società e delle aziende proponendo soluzioni innovative che siano il risultato responsabile di un processo collaborativo ed ecosistemico. Non deve essere la tecnologia a dominare tale percorso, anzi. Bisogna fare attenzione alle implicazioni e agli impatti ambientali, economici e sociali di queste tecnologie, in particolare dell’AI.

Il Manifesto è frutto dell’intenso lavoro coordinato dal professor Enzo Baglieri, docente di Operations and Technology Management e Associate Dean dei programmi Master di SDA Bocconi School of Management e può dunque considerarsi un punto di convergenza fra esperti di diverse discipline sui grandi temi del progresso e dell’innovazione.

La tavola rotonda

Questi principi sono stati discussi anche durante la tavola rotonda nella quale è  intervenuto il professor Baglieri stesso secondo il quale “scopo del manifesto è quello di delineare una visione del futuro che ponga al centro il tema dell’innovazione e delle comunità. La relazione tra innovazione e comunità è il perno centrale attorno al quale ruota il Manifesto”.

Secondo Fortunato Costantino, Direttore Human Resources, Legal & Corporate Affairs di  Q8 “serve ridurre la bulimia tecnologica che condiziona le organizzazioni pubbliche e private. Dobbiamo considerare l’AI – aggiunge Costantino – come una capacità di calcolo potentissima, si nutre di algoritmi ma per poter evitare lo stravolgimento del paradigma della tecnologia a servizio  dell’uomo bisogna introdurre un criterio adottato dal Gdpr, primo fra tutti la limitazione dello scopo e il principio di equità e trasparenza” conclude Costantino.

La Pubblica amministrazione (Pa) italiana sembrerebbe porre maggiore attenzione alla digitalizzazione dei servizi per i cittadini, al Ministero della Giustizia per esempio “abbiamo definito delle norme affinché il cittadino possa realizzare un deposito telematico – rassicura Vincenzo De Lisi, Direttore Generale dei sistemi informativi automatizzati del Ministero della Giustizia – Nel prossimo anno ci attendiamo delle apertura in altri uffici. Questi portali – aggiunge De Lisi – serviranno ai cittadini per ottenere alcuni certificati”.

Renato Loiero, Consigliere Economico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, preferisce parlare di “ecosistema digitale che si compone non solo di AI, ma anche di big data, super-calcolatori, robotica, droni. Dall’interazione di queste diverse applicazioni tecnologiche si possono determinare una gamma molto più ampia di servizi, anche per le Pa. Eppure, la caratteristica che distingue la Pa rispetto al privato è connessa al fatto che in ambito amministrativo sono più elevati i vincoli viste anche le responsabilità. Alla Pa – aggiunge Loiero –  servono strumenti appannaggio del privato come gli strumenti di business intelligence, di indirizzamento automatico e quelli di mappatura delle competenze esterne poiché, spesso, non si conosce dove queste siano allocate”.

“L’AI è sicuramente un acceleratore fortissimo – conferma Vincenzo Maniaci, Direttore Technology di Q8 – Ma bisogna capire le regole che ci permetteranno di svilupparla. L’AI sta ponendo troppo l’attenzione sugli aspetti di efficienza e non su quelli di sostenibilità” lamenta  Maniaci.

Interviene, infine, Katia Scannavini, Vice segretaria Generale di ActionAid che illustra i risultati di una ricerca congiunta ActionAid-Amazon sugli assistenti virtuali, la maggior parte dei quali ha una voce femminile che, in quanto tale, ci si sente autorizzati a sbeffeggiare. Secondo Scannavini, infatti “quando si parla di equità di genere nel mondo dell’innovazione siamo al medioevo. Sono i dati a dimostrarlo: nell’utilizzo della tecnologia si registra un divario uomo-donna di 15 punti percentuali. Serve allargare le competenze formative delle donne? No, serve cambiare l’approccio culturale che sta alla base della costruzione sociale. È fondamentale costruire le nuove tecnologie attraverso i nuovi linguaggi di genere” conclude Scannavini.

“La tecnologia è il mezzo, il fattore abilitante, non il fine del progresso della società, della distribuzione del benessere e della creazione di valore economico – conclude il professor Enzo Baglieri – Ritengo sia estremamente interessante osservare come il fulcro del dibattito si stia spostando in questi ultimi tempi sulla centralità dei territori e delle comunità! Si abbandonano le logiche della globalizzazione e si rimette al centro il nucleo sociale territoriale, iper-connesso e quindi non isolato, ma autoconsistente e auto-produttore di innovazione, creatività, energie e valori.”

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