I bicchieri degli amministratori delegati traboccano, soprattutto perché servono se stessi. E il Ceo miliardario di Salesforce, Marc Benioff, non fa eccezione. Ma sembra che la baldoria di Benioff stia rallentando un po’, dato che i suoi azionisti hanno appena frenato il suo ultimo e sostanzioso pacchetto di compensi.
Insieme ai piani retributivi proposti da altri dirigenti di Salesforce, il compenso proposto da Benioff è stato respinto con 404,8 milioni di voti (contro 339,3 milioni di voti favorevoli), secondo un documento della Securities and Exchange Commission pubblicato lunedì.
Come molti altri big, il vero valore di Benioff deriva dalle sue stock option. Il suo stipendio base è rimasto a 1,55 milioni di dollari, ma nel 2024 ha incassato 39,6 milioni di dollari. L’anno precedente, Benioff ha guadagnato 29,9 milioni di dollari, e il suo valore è aumentato quando Salesforce gli ha offerto ulteriori sovvenzioni azionarie, tra cui un’opportunità di partecipazione di 20 milioni di dollari nel piano che gli azionisti hanno appena respinto, secondo una dichiarazione di delega di Salesforce.
Mentre il consiglio di amministrazione ha incoraggiato gli azionisti ad accettare la proposta, due società di consulenza per gli azionisti, Glass Lewis e Institutional Shareholder Services, hanno suggerito il contrario, secondo la CNBC. Il voto degli azionisti, tuttavia, non è vincolante, il che significa che Benioff potrebbe ancora ottenere il suo bonus milionario.
Salesforce non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento di Fortune.
Sia i dirigenti che gli azionisti si sono guadagnati un bel po’ di soldi all’ombra della pandemia. Le remunerazioni degli azionisti e degli amministratori delegati sono “salite a livelli record”, secondo il rapporto dell’organizzazione no-profit Oxfam che ha analizzato più di 200 tra le più grandi aziende statunitensi. Secondo lo studio, le retribuzioni degli amministratori delegati sono aumentate del 31% dal 2018 al 2022.
“Le regole vengono truccate e le aziende contribuiscono a farlo”, ha dichiarato a Fortune Irit Tamir, direttore senior del dipartimento per il settore privato di Oxfam America, aggiungendo che “siamo essenzialmente in una nuova età dell’oro”.
Per capire come si gioca la partita, basta guardare alla recente vittoria di Elon Musk. All’inizio di quest’anno, un giudice del Delaware ha stabilito che il pacchetto retributivo proposto da Musk per Tesla, del valore record di 55 miliardi di dollari, non era giustificato e lo ha definito una “somma insondabile“.
“Il processo che ha portato all’approvazione del piano di retribuzione di Musk è stato profondamente viziato”, ha scritto il cancelliere Kathaleen McCormick, aggiungendo che l’amministratore delegato “aveva ampi legami con le persone incaricate di negoziare per conto di Tesla”.
Ciononostante, il consiglio di amministrazione si è opposto a questa decisione e ha chiesto agli azionisti di votare nuovamente sul pacchetto. Gli azionisti si sono schierati a stragrande maggioranza con Musk, approvando un piano di retribuzione ora valutato in 44,9 miliardi di dollari, secondo l’Associated Press. Questo nonostante Musk sia stato criticato per aver diviso la sua attenzione tra troppi progetti, tanto da essere definito un “Ceo assente” dall’amministratore delegato di Gerber Kawasaki Ross Gerber.
Gerber, anch’egli azionista, ha criticato il consiglio di amministrazione di Tesla prima della seconda votazione. “Non solo il consiglio non è indipendente, ma fondamentalmente lavora per Elon”, ha dichiarato a Fox Business. “A un certo punto, bisogna dire che questo consiglio deve essere sostituito”.
Nonostante ciò, l’assenza di Musk sembra valere miliardi nell’era pandemica dell’amministratore delegato. Lo stesso non si può ancora dire per Benioff, ma le cose potrebbero cambiare.
Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com
(L’immagine in evidenza è di GETTY IMAGES)
