Chi perde costantemente la carta di identità o lasca sempre i documenti a casa, non potrà non vedere di buon occhio IT-Wallet, il primo portafoglio digitale con valore legale in Italia, che consentirà di disporre della versione elettronica dei più importanti documenti di identità.
La sperimentazione a campione prenderà il via il prossimo 15 luglio e coinvolgerà un numero ridotto di cittadini. La seconda fase invece partirà in autunno, fra settembre e ottobre. Se l’esito dei test verrà considerato soddisfacente, IT-Wallet potrebbe debuttare ufficialmente in tutta Italia a partire da gennaio 2025, secondo la tabella di marcia stilata dal Governo.
Per il progetto, contenuto nel decreto Pnrr entrato in vigore a marzo, sono stati stanziati 102 mln di euro per tre anni. A portare avanti i lavori è stato il dipartimento per la Trasformazione digitale, guidato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessio Butti. AI momento i documenti disponibili su IT-Wallet nella loro versione digitale saranno patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. Entro la fine dell’anno approderà sul Wallet anche la carta di identità. Ma la portata dell’operazione è più ambiziosa: l’obiettivo è di arrivare a includere anche passaporto, tessera elettorale, titoli di studio e attestazioni per la partecipazione a bandi pubblici.
I documenti saranno caricati su IO, l’app con cui già alcuni servizi vengono erogati ai cittadini dalla Pubblica amministrazione. Per accedere a IO basterà utilizzare lo Spid o la Cie, la carta d’identità elettronica. Al campione incluso nel primo test – rappresentativo della popolazione nazionale in base a criteri geografici, anagrafici e professionali – arriverà sull’app IO un avviso di attivazione del servizio.
L’obiettivo del Wallet è quello di rende i processi più veloci e sicuri, consentendo ai cittadini di esibire le proprie credenziali in modo semplice di persona e online. La possibilità di presentare i documenti digitali dovrebbe contribuire a snellire la burocrazia e a velocizzare i tempi di risposta da parte della pubblica amministrazione. La principale preoccupazione concerne invece la sicurezza: la scelta di affidarsi alla Cie è proprio funzionale a garantire che le operazioni siano sicure. Il Wallet permetterà inoltre all’utente di selezionare quali informazioni condividere, così da garantire la massima trasparenza e minimizzare i dati esposti.
