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AQUAE, tutti i numeri e le sfide dell’economia dell’acqua

Può sembrare incredibile ma nell’Italia del 2024 ancora il 34% dei connazionali dichiara di non saper nuotatore. Eppure, il comparto delle piscine, degli spazi termali genera un indotto che vale all’incirca sei miliardi di euro. Di questo e  molto altro si è parlato ad AQUAE! l’evento di divulgazione scientifica dedicato alla relazione tra risorse idriche e cambiamenti climatici.

Dopo il successo del primo appuntamento al Teatro Olimpico in occasione del World Water Day 2024 con la partecipazione di oltre 1000 ragazzi delle scuole secondarie, AQUAE! torna nella Biblioteca nazionale centrale di Roma trattando il tema della sicurezza delle risorse idriche che viene oggi affrontato  in rapporto all’ambiente e alla salute dei cittadini, in un’ottica One Water, One Health.

Promosso dall’Università di Roma Foro Italico, AQUAE! 2024, moderato da Margherita Lopes di Fortune Italia, si è aperto con i saluti istituzionali del Rettore dell’Università degli Studi di Roma ‘Foro Italico’, Attilio Parisi, che ha sottolineato come l’iniziativa sia diretta anzitutto ai giovani, attraverso una valorizzazione della risorsa idrica per educare le nuove generazioni a farne un uso responsabile.

“Conoscere l’acqua ed educarsi a questa risorsa è il punto fondamentale per poterla poi rispettare”, questo il saluto di benvenuto di Vincenzo Romano Spica, direttore scientifico di AQUAE! e professore ordinario presso l’Università degli Studi di Roma ‘Foro Italico’.

Sono intervenuti poi Domenico Repetto, responsabile comunicazione esterna del ministero dell’ambiente secondo cui per un utilizzo responsabile dell’acqua “la gamification potrebbe giocare uno ruolo chiave” e Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati per il quale “l’acqua è il nutrimento di tutte le cose”, sottolineando la forte volontà dell’esecutivo di adottare misure preventive per preservare questo bene primario.

Il direttore del World Water Assesment Programme dell’UNESCO Michela Miletto ha dichiarato: “Tutti i disastri ambientali hanno evidenziato come le condizioni in cui l’acqua viene gestita possono cambiare inaspettatamente. Le crisi esacerbano le diseguaglianze già in atto sull’accesso all’acqua e i gruppi più vulnerabili sono coloro che affrontano i rischi maggiori. Perciò – aggiunge Miletto – è importante pianificare a lungo termine una gestione responsabile di questo bene primario. Sono 3 miliardi le persone che non hanno accesso a servizi igienico-sanitari di base nel mondo. Inoltre, la maggior parte delle risorse idriche è transfrontaliera, ovvero è condivisa da più Paesi”, conclude Miletto.

Benessere e Sport

Un focus a parte si è dedicato al settore termale e del benessere. A prendere la parola è stato Aurelio Crudeli, direttore di Federterme che ha precisato come in Italia “gli alberghi termali diano lavoro a 60.000 addetti e l’indotto pesi quasi un miliardo e mezzo di euro. Le cure termali sono, inoltre, un aspetto centrale della ricerca. Infatti – aggiunge Crudeli – dal 2003 Federterme ha creato una fondazione che finanzia studi sull’efficacia delle molecole dell’acqua termale che attestano i meccanismi del suo funzionamento”.

Ma non tutti gli italiani oggi sanno nuotare. A parlarne è Ferruccio Alessandria, presidente di Assopiscine. “È fondamentale affrontare il problema diffondendo l’insegnamento del nuoto”. Descrivendo l’intero comparto Alessandria ha ricordato che il settore è cresciuto in quarant’anni in maniera esponenziale ed è composto da 3000 imprese. La presenza sul territorio è di 700mila impianti esistenti, valendo il comparto complessivamente 4 miliardi di euro”. Al termine del panel è la volta di un ospite d’onore: Massimiliano Rosolino, nuotatore e campione olimpico che sottolinea l’importanza di un avvicinamento all’acqua fin da quando si è piccoli, trasmettendo sin dall’infanzia la cura nei confronti di questo bene primario.

Massimiliano Rosolino, nuotatore e campione olimpico ospite ad AQUAE!

Salute per il cittadino: l’acqua negli edifici

AQUE! è stata anche l’occasione per presentare il Libro Bianco sulla legionellosi scritto dal Direttore scientifico Vincenzo Spica in cui sono illustrati “i risultati di un modello matematico per confrontare diverse strategie di sanità pubblica e tutelare la salute del cittadino in modo efficiente”. All’interno del libro è contenuta una nuova proposta per valutare le migliori politiche sanitarie per prevenire la legionellosi comunitaria, nei luoghi di lavoro, come negli impianti sportivi e nelle strutture residenziali. Nel nostro Paese, nonostante l’Italia sia leader nell’adozione di misure preventive, i numeri dei casi è in leggero aumento del 14% rispetto agli anni passati”, avverte Spica.

“Speriamo che questa sia l’occasione per ribadire quanto sia necessaria una strategia mirata per il controllo della legge sulla pneumophilia nell’acqua degli edifici. Questa è la migliore strategia per tutelare la salute di tutti, riducendo i costi per le sanità”, ha aggiunto il presidente di Aqua Italia, Lorenzo Tadini.

Salute per l’ambiente e scelte sostenibili

In Italia si contano ogni anno 63 mila decessi legati all’inquinamento dell’aria, delle acque e dei terreni. Nazario Palmieri, Generale di Divisione CUFAA riporta che nel nostro Paese “da duecento anni sono state create alcune istituzioni per la salvaguardia dell’acque, del suolo e delle risorse idriche”. Secondo Palmieri “i territori che portano l’acqua vanno tutelati da una dimensione ecosistemica: le risorse idriche e forestali sono strettamente legate. Dove manca il bosco, a livello zoonale diminuiscono le precipitazioni. Perciò – aggiunge Palmieri –  il ruolo dei carabinieri forestali è incentrato sulla tutela del bosco ma anche, e sopratutto, delle risorse idriche. La Campagna fiume sicuro ha lo scopo di scongiurare tutte le alterazioni a danno degli ecosistemi fluviali”. Solo nel 2023 sono stati oltre 48mila i controlli, sette gli arresti e di oltre 300mila euro le sanzioni amministrative comminate. L’azione a tutela delle acque deve investire tutta la collettività, a tal proposito bisogna governarla. “Sopratutto oggi, a fronte delle alterazioni climatiche – conclude Palmieri –  è arrivato il momento di varare un grande programma infrastrutturale di conservazione dell’acqua per renderla disponibile“. Secondo l’Onu, nel prossimo futuro un miliardo di ettari  saranno impoveriti e non disponibili per le coltivazioni e si produrranno ben 350 milioni migranti climatici.

Cambiamenti climatici: One Water, One Health, One Universe

Tra il 2022 e i primi cinque mesi del 2023, in Italia si sono registrati 432 eventi atmosferici estremi che hanno causato ingenti danni all’economia del Paese. Secondo Luca Baione, Generale dell’Areonautica militare Meteorologia “si registrano molti più danni rispetto al passato. Oggi le serie storiche su cui si basavano i dati per le previsioni climatiche purtroppo non sono più attendibili; l’atmosfera ha cambiato le sue dinamiche a causa di un ispessimento della coltre che ricopre la terra. Un esempio fra tutti? L’anticiclone delle Azzorre che “non esiste più poiché – spiega Baione – oggi è occluso dall’anticiclone africano, portatore dell’aria calda. Dunque, la temperatura media del mediterraneo è aumentata più di quanto è aumentata quella della terra”. Oggi infatti ha superato i due gradi e questo  sta provocando i recenti eventi atmosferici estremi. “Nel mondo – aggiunge Baione – sono 600milioni i dati meteorologici rilevati ogni giorno. Eppure, di questi ne viene sfruttato solo il 15% perché manca la capacità di supercomputing. La previsione spesso arriva dopo l’evento”.

Stati generali dell’acqua

A conclusione dell’evento, Pier Carlo Barberis, Fondatore degli Stati Generali del Mondo del Lavoro ha annunciato anche  gli Stati Generali dell’Acqua che si terranno il 30 ottobre presso l’Università di Roma Foro Italico e che coinvolgeranno anche gli uffici Risorse Umane delle aziende italiane legate direttamente o indirettamente all’acqua.

 

 

 

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