GILEAD
Leadership Heade
Poste Italiane

Bisogna fallire per avere successo? La risposta della scienza

successo

“Più bella e superba che pria”. Bravo. Grazie! Chi ha memoria di teatro ricorderà il celebre passaggio di Ettore Petrolini, e più modernamente il grande Gigi Proietti, nella parte di Nerone. Perché la logica dell’errore e del fallimento che precede la rinascita è antica, molto antica. Ed è espressa perfettamente nel detto ‘solo chi cade può risorgere’, divenuto addirittura il titolo di un grande film. Ma è davvero così? Davvero un fallimento diventa poi l’anticamera di un successo futuro?

A smorzare gli entusiasmi arriva una curiosa ricerca apparsa su ‘Journal of Experimental Psychology: General’, che mette in evidenza come poi, nella vita reale, il passaggio da un’esperienza negativa a un percorso radioso nel domani non sia poi così scontato. Anzi. Semmai sarebbe vero il contrario, a prescindere dalle chiavi di lettura che vedono in una luce positiva un passaggio non proprio ottimale nella carriera o nella vita come prodromo per successi futuri.

La ricerca, come spiega in una nota l’American Psychological Association, è apparsa online ed è stata coordinata da Lauren Eskreis-Winkler, docente presso l’Università Northwestern. E contribuisce a mettere in dubbio un luogo comune molto radicato, sulla scorta di 11 diversi esperimenti sociali che hanno coinvolto poco meno di 2000 persone, con il conseguente confronto delle risposte ottenute con quanto emerge dalle statistiche nazionali.

Concettualmente, siamo tutti portati a pensare positivo. E quindi a valutare un’esperienza che ha lasciato il segno sul lavoro o nel percorso educativo come uno sprone per sviluppare contromisure adeguate in caso la prova si ripresenti. E invece? Invece, stando a quanto riporta lo studio, pare proprio che non sia così, anche se tendenzialmente tendenzialmente tendiamo a sopravvalutare le probabilità di un successo dopo uno smacco.

Pensate che da un test svolto all’interno dello studio, i partecipanti hanno ampiamente sovrastimato la percentuale di futuri infermieri, avvocati e insegnanti che avrebbero superato gli esami di abilitazione dopo averli precedentemente falliti. La filosofia che ci guida appare in contrasto con il modo di ragionare che abbiamo.

Secondo l’esperta infatti “le persone si aspettano che il successo segua il fallimento molto più spesso di quanto non accada in realtà. Di solito danno per scontato che il comportamento passato possa predire quanto accadrà in futuro. Quindi è sorprendente che spesso crediamo il contrario, quando si tratta di avere successo dopo un fallimento”.

Insomma: si crea un contrasto davvero curioso. Quando si tratta di provare a definire il futuro, siamo tutti più positivi, anche se poi siamo comunque portati a non tralasciare errori e prestazioni non proprio ottimali del passato. Il tutto forse perché da un lato siamo portati a confondere la realtà con quella che auspichiamo dovrebbe essere. E, anche se siamo portati ad offrire conforto a chi non ha superato una determinata prova, alla fine tendiamo a consolare chi non è riuscito in una sua attività prospettando un futuro migliore.

Questo, va detto, entra in gioco anche nella pratica di chi si occupa della salute degli altri. Pensate solamente alla tendenza a riprendere a fumare in una persona con malattie cardiovascolari. In un test è emerso chiaramente come il vissuto ci porti ad immaginare una particolare attenzione ai fattori di rischio con stili di vita sani dopo un evento patologico. Ma, purtroppo, all’atto pratico molte persone non riescono a superare abitudini nocive per la loro stessa salute.

E allora? Proviamo a trarre una riflessione finale, in chiave positiva. È fondamentale che si riescano a ricalibrare le proprie aspettative dopo che qualcosa non è andato per il verso giusto. E prendersi cura di chi non è riuscito nel suo tentativo diventa comunque importante per stargli vicino. “Le persone che credono che i problemi si risolvano da soli dopo il fallimento sono meno motivate ad aiutare chi è nel bisogno”, è il laconico commento della Estreis-Winkler. Quindi, se riusciamo davvero ad avvicinarci con la giusta empatia, probabilmente saremo comunque d’aiuto per gli altri. E questo è importante. Molto. Anche per noi stessi.

Leadership Forum
Poste Italiane

Leggi anche

Ultima ora

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.