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Cambiamento climatico, la scelta green di Papa Francesco

Papa Francesco

Non è la prima volta che Papa Francesco interviene sul cambiamento climatico e l’approccio One Health, ma di certo l’ultima decisione del Pontefice è destinata a lasciare il segno. 

Con il motu proprio ‘Fratello Sole’, Bergoglio affida al presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e al presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, “l’incarico di realizzare un impianto agrivoltaico ubicato all’interno della zona extraterritoriale di Santa Maria di Galeria, che assicuri non soltanto l’alimentazione elettrica della stazione radio ivi esistente, ma anche il completo sostentamento energetico dello Stato della Città del Vaticano“. Con la parola agrivoltaico si definisce il doppio uso di un terreno: per produrre energia fotovoltaica grazie all’installazione di pannelli solari, ma anche per realizzare attività agricole e di allevamento.

La scelta green

“Il Vaticano ha avviato diversi progetti fotovoltaici e ha mostrato un forte impegno contro il cambiamento climatico, sostenuto direttamente da Papa Francesco”, sottolinea a Fortune Italia Alessandro Miani, presidente Società Italiana di Medicina Ambientale Sima.

“Un progetto significativo – ricorda l’esperto – è l’installazione di 2.400 pannelli solari sul tetto dell’Aula Paolo VI, iniziativa che mira a ridurre le emissioni di CO2 del Vaticano di circa 225 tonnellate l’anno. Il Papa – continua Miani – ha costantemente enfatizzato l’urgenza di affrontarte la crisi climatica, e nella sua recente esortazione apostolica ‘Laudato si” ha ribadito che il cambiamento climatico è principalmente causato dalle azioni umane, sottolineando l’ineguale distriuzione degli impatti, con i Paesi più poveri che soffrono maggiormente, nonostante abbiamo contribuito meno alle emissioni”, rileva ancora Miani.

Inoltre il Pontefice “ha criticato la cupidigia a breve termine che ostacola il progresso verso la resilienza climatica e ha chiamato i leader globali ad agire con responsabilità e urgenza per proteggere le popolazioni più vulnerabili. Il Vaticano – aggiunge il presidente Sima – ha anche implementato diverse misure per aumentare l’efficienza energetica e ridurre il consumo di risorse; tra queste l’installazione di impianti di refrigerazione più efficienti e un nuovo sistema di irrigazione che riduce il consumo di acqua del 60%. Questi sforzi fanno parte di un impegno più ampio, per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, come annunciato dal Papa. Tutti questi progetti – conclude l’esperto – riflettono l’impegno del Vaticano attraverso azioni concrete per contribuire alla lotta globale al cambiamento climatico”.

Fratello Sole

La realizzazione dell’impianto agrivoltaico è affidata, attraverso il motu proprio ‘Fratello sole’, al presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, card. Fernando Vérgez Alzaga e  al presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, don Giordano Piccinotti, nominati da Bergoglio commissari straordinari “con piena capacità di compiere i necessari atti di ordinaria e straordinaria amministrazione”.

Le tappe

‘Fratello Sole’ arriva dopo l’enciclica ‘Laudato si’ sulla cura della casa comune del 24 maggio 2015, nella quale “ho invitato l’umanità intera a prendere coscienza della necessità di apportare cambiamenti ai propri stili di vita, di produzione e di consumo, al fine di contrastare il riscaldamento globale che vede, tra le sue principali cause, l’uso pervasivo dei combustibili fossili”, ricorda lo stesso Pontefice,

Il 6 luglio 2022 l’Osservatore Permanente presso l’Onu ha provveduto a depositare presso il Segretariato Generale delle Nazioni Unite lo strumento con il quale la Santa Sede, in nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, accede alla Convenzione-Quadro sui Cambiamenti Climatici. “Uno strumento con il quale “ho inteso contribuire agli sforzi di tutti gli Stati per offrire, in conformità con le rispettive responsabilità e capacità, una risposta adeguata alle sfide poste all’umanità e alla nostra casa comune dal cambiamento climatico”, ha puntualizzato lo stesso Francesco.

Così, in un anno in cui abbiamo inanellato continui record sul fronte delle temperature, il cambiamento climatico è diventato difficile da ignorare.

Per il Papa “occorre operare una transizione verso un modello di sviluppo sostenibile che riduca le emissioni di gas serra in atmosfera, ponendosi l’obiettivo della neutralità climatica”. La buona notizia è che, come assicura Francesco, “l’umanità dispone dei mezzi tecnologici necessari ad affrontare questa trasformazione ambientale e le sue perniciose conseguenze etiche, sociali, economiche e politiche e, tra questi, l’energia solare ricopre un ruolo fondamentale”. Non utilizzarla al meglio, nel Paese del sole, sarebbe davvero un peccato.

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