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AI, la sanità di domani e la sfida del nuovo umanesimo tech

AI

Mentre si moltiplicano le ricerche sull’AI nel pharma e nella medicina, la sanità appare già proiettata verso l’innovazione. La sensazione, a sentir parlare gli esperti del settore, è che la rivoluzione in corso abbia trovato nella salute e nel sistema delle cure un canale preferenziale. Con il moltiplicarsi delle possibili applicazioni, appaiono però all’orizzonte non poche criticità. Ma, soprattutto, l’orizzonte è giusto dietro l’angolo.

Pensiamo solo al fatto che, come si legge nel documento ‘Collective Action For Responsible AI in Health’ dell’Ocse, il 30% delle attività in ambito sanitario e sociale potrebbe essere automatizzato con l’uso dell’intelligenza artificiale, determinando un aumento di produttività capace di ridurre il disavanzo previsto di 3,5 milioni di operatori sanitari entro il 2030 in tutta l’area Ocse. Ma quale sarà davvero il possibile impatto dell’AI sui ‘lavori della salute’? E sui pazienti?

La sfida dell’equità

Ebbene, come spiega Vasco Giannotti, presidente Forum Risk Management e Laboratorio Sanità, “garantire trasparenza, equità e responsabilità nell’uso di tali tecnologie, al fine di evitare possibili impatti negativi sulla società”, è proprio uno degli obiettivi al centro della due giorni dedicata all’intelligenza artificiale in sanità al via oggi a Codroipo (UD): ‘Laboratorio Sanità 20/30’ (Intelligenza Artificiale).

Un evento in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, che punta a diventare un appuntamento annuale per condividere e valutare con esperti nazionali ed europei, manager pubblici e privati, istituzioni, professionisti della sanità e partner tecnologici le opportunità ed i rischi nella applicazione dell’intelligenza artificiale alla salute nella sua potenzialità predittiva e generativa.

“Con la crescente disponibilità di dati sanitari – ricorda Giannotti – e il rapido progresso nelle tecniche di analisi, l’intelligenza artificiale potrà trasformare il settore sanitario, uno dei più importanti e complessi fra quelli che coinvolgono i cittadini, le società e le economie di tutto il mondo. Il programma delle due giornate si articolerà su aspetti etici e aspetti regolatori dell’AI”.

Il tempo delle macchine

L’aumentata capacità di calcolo ha innescato “un nuovo umanesimo tecnologico – afferma Giannotti – inteso come il non abdicare alla nostra coscienza, alla nostra capacità di pensiero critico e del chiedersi il senso delle cose che facciamo. II governo delle tecnologie avanzate, e in particolare dell’AI, necessita di una regolamentazione degli Stati capace di contenere i rischi. È essenziale considerare un approccio di gestione del rischio associato ai sistemi di intelligenza artificiale, come ad esempio minacce e vulnerabilità alla sicurezza informatica, bias algoritmici, ecc. Va garantito sia che i sistemi di intelligenza artificiale siano sicuri ed efficaci per l’uso previsto, sia che possano raggiungere coloro che ne hanno bisogno il più velocemente possibile”.

Insomma, in un mondo che sta cambiando, non sono poche le sfide da affrontare (e, sperabilmente, superare). Nel corso della due giorni si parlerà di Ai Act, analisi Ocse in materia, ma anche dei lavori della Commissione di Coordinamento della strategia nazionale Intelligenza Artificiale, con il contributo dell’Agenzia per la Cybersecurity Nazionale e del Garante per la Protezione dei dati personali.

Formazione in primo piano

C’è poi un altro tema chiave, quello delle competenze e dell’aggiornamento necessario per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in sanità. “La prospettiva è una corretta applicazione dell’AI in tutti i possibili percorsi e processi che necessitano della diffusione di una nuova cultura capace di vincere le resistenze al cambiamento e di assicurare la dotazione di un know-how tecnologico e organizzativo appropriato a dirigenti e operatori della sanità”, conclude Giannotti. Perchè nell’era dell’umanesimo tecnologico il paziente smetta di essere un numero e, con l’aiuto delle innovazioni, possa tornare a sentirsi una persona.

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