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Il nuovo anti-obesità che ‘spegne’ le apnee del sonno

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Adyen Articolo
Velasco25

Si chiama tirzepatide ed è un farmaco di ultima generazione con eccellenti performance sia sul diabete di tipo 2, che per la terapia dell’obesità. Ma adesso ha dimostrato di essere molto efficace anche nel ridurre le apnee ostruttive nel sonno, che funestano il riposo delle persone con obesità, esponendole ad un aumentato rischio di complicanze cardiovascolari (ictus e infarti). Ed è la prima volta in assoluto che accade con una terapia farmacologica.

La notizia arriva da Orlando, dove si è appena concluso il congresso dell’American Diabetes Association (ADA), ma lo studio è stato pubblicato in contemporanea anche sul ‘New England Journal of Medicine’.

L’apnea ostruttiva del sonno è una patologia caratterizzata da una serie di ‘pause’ della respirazione (apnee) durante il sonno, dovute ad un’ostruzione più o meno grave delle prime vie aeree. Tra le cause principali di questa condizione c’è il sovrappeso/obesità, anche se un contributo importante viene dal fumo, dall’abuso di alcol (soprattutto serale), dall’uso di sonniferi e dalla presenza di patologie ostruttive a carico del naso, della bocca e della gola. Finora la terapia era affidata all’imperativo di perdere peso e alla ventilazione notturna con Cpap (Continuos Positive Airway Pressure), una macchina che assicura una ventilazione costante durante il sonno, ma che è molto mal tollerata dai pazienti, non solo da quelli che soffrono di claustrofobia.

Nello studio appena presentato, tirzepatide è riuscita a ridurre del 40-50% la necessità del trattamento con Cpap e ha prodotto una riduzione di peso del 18-20%. “Per questo – commenta il primo autore Atul Malhotra, professore di medicina presso la University of California San Diego School of Medicine e direttore della medicina del sonno alla UC San Diego Health (Usa) -lo studio rappresenta una pietra miliare nel trattamento delle apnee ostruttive e offre una nuova preziosa opzione terapeutica, indirizzata sia alle complicanze respiratorie che metaboliche”.

Il lavoro ha interessato pazienti affetti da apnee ostruttive di grado moderato-grave (cioè con oltre 15 episodi di apnea ogni ora) e obesità (cioè con un BMI superiore a 30 Kg/m2), reclutati presso 60 centri in 9 Paesi. In una parte dello studio sono stati inclusi i pazienti che non utilizzavano la macchina; nella seconda parte dello studio, i pazienti in trattamento con Cpap. I partecipanti ad entrambi gli studi sono stati randomizzati al trattamento con tirzepatide (una iniezione sottocute a settimana da 10 o 15 mg) o a placebo, per un anno. A tutti i partecipanti venivano inoltre offerte sessioni di counseling sui corretti stili di vita (ridurre l’assunzione di cibo di 500 calorie al giorno e impegnarsi in almeno 150 minuti di attività fisica a settimana).

All’inizio dello studio, il 65-70% dei partecipanti presentava apnee ostruttive in forma grave (cioè con una media di oltre 50 eventi di apnea ogni ora). Dopo un anno di trattamento, i pazienti del gruppo tirzepatide presentavano una trentina di episodi in meno ogni ora e circa la metà dei pazienti era scesa a meno di 5 eventi/ora, che rappresenta la soglia al di sotto della quale non è più indicato il trattamento con Cpap. La pressione arteriosa sistolica inoltre risultava ridotta di quasi 10 mmHg, un dato molto importante per la riduzione del rischio cardiovascolare.

Le apnee ostruttive interessano un miliardo di persone nel mondo, molte delle quali non riceveranno mai una diagnosi e dunque un trattamento; il 70% di queste persone è obeso. La terapia come abbiamo visto è affidata a questa mascherina legata strettamente sul viso durante il sonno e dalla quale esce ossigeno a pressione positiva per sostenere la respirazione di questi pazienti. Molti però, dopo averla provata, la abbandonano (in media la metà entro i primi tre anni), perché difficile da tollerare; altri la rifiutano a priori. Se questo farmaco venisse approvato dalla autorità regolatorie,  sarebbe la prima terapia farmacologica in assoluto indicata per questa condizione.

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