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Longevità, la strategia per diventare centenari

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Velasco25 Articolo

Nell’epoca in cui la ricetta per la longevità è scritta sui libri di scienza e i miliardari investono il proprio patrimonio in pratiche di ringiovanimento, restano ancora molte le domande degli aspiranti centenari. Quanto pesano i geni e quanto lo stile di vita? Ma, soprattutto, quando scade il tempo utile per adottare quelle sane abitudini di vita che ci possono davvero aiutare a spengere pià di 100 candeline?

Per rispondere, un team di scienziati cinesi guidati da Yaqi Li dell’Università Fudan ha pensato di analizzare lo stile di vita e la probabilità di diventare centenari studiando un gruppo di persone di 80 anni o più. L’analisi – come si legge su ‘Jama Network Open’ – ha incluso i dati di 5.222 soggetti coinvolti nella Chinese Longitudinal Healthy Longevity Survey, fra i quali – ma questo si è scoperto solo in seguito – un drappello di 1.454 centenari.

La scoperta

I risultati non lasciano adito a dubbi: lo stile di vita conta, anche dopo una certa età. I soggetti con il punteggio più alto in termini di abitudini sane – misurate sulla base di tre fattori chiave: ovvero niente fumo, esercizio fisico regolare, dieta variata – avevano una probabilità significativamente più elevata di diventare centenari, rispetto ai coetanei con abitudini di vita meno sane.

E fin qui niente di troppo sorprendente. A conti fatti, i ricercatori hanno rilevato, dopo un’osservazione media di cinque anni, che 373 persone nel gruppo dei 1.486 individui che totalizzavano il punteggio più basso in termini di stile di vita sano sono sono arrivate ad essere centenarie, contro ben 276 fra gli 851 con il punteggio maggiore.

Ma c’è di più. Osservando i centenari che se la passavano meglio (ad esempio tenendo conto delle problematiche croniche auto-riferite, della capacità fisica e cognitiva e del benessere mentale), è stata osservata un’associazione simile. Insomma, fare le scelte giuste è importante in termini di longevità anche dopo i 100 anni.

Da cinque a tre

È interessante notare però come, nella ricerca sui centenari, i fattori chiave per uno stile di vita sano si riducano da cinque a tre. Insomma, in barba all’impatto di elementi ‘classici’ come Bmi (indice di massa corporea) e consumo di alcolici, siano emersi solo tre robusti alleati della longevità in quarta età: il fatto di non fumare, di fare attività fisica regolare e di seguire una dieta diversificata. E i chili di troppo? E il vino? Tutto sommato a quell’età contano meno. Tanto che gli stessi studiosi si sono chiesti se la valutazione dello stile di vita sano debba essere personalizzata rispetto ai diversi gruppi di età.

Il messaggio

Cosa ci dice questa ricerca? “Aderire a uno stile di vita sano”, rispondono i ricercatori, “sembra essere importante anche in tarda età. E questo suggerisce che l’elaborazione di piani strategici per migliorare i comportamenti di vita tra gli anziani possa svolgere un ruolo chiave nel promuovere un invecchiamento sano e la longevità”. Insomma, mai smettere di pensare alla salute.

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