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È passato già un anno dall’inaugurazione di ‘A Better Tomorrow™️ Innovation Hub’, il centro globale di produzione e innovazione di BAT Italia alle porte di Trieste dedicato alle nuove categorie di prodotti a potenziale rischio ridotto al quale Fortune Italia ha dedicato lo SPECIALE INVESTIRE IN ITALIA – IL MODELLO TRIESTE (scaricabile QUI).

La monografia dà voce ai protagonisti di questa storia imprenditoriale di successo: dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, dalla Factory Manager di Trieste Zeynep Asar al Ceo di BAT International Tadeu Marroco e a quello di BAT Italia Fabio De Petris insieme ad Andrea Di Paolo, Responsabile Affari Legali BAT Italia.

Il futuro è senza fumo. Intervista al Ceo di BAT Tadeu Marroco

Il progetto industriale di Trieste del valore di 500mln di euro ha avuto importanti ricadute occupazionali sul tessuto sociale del territorio. A oggi, sono state assunte quasi 200 persone, mentre a regime è previsto un totale di 600 dipendenti e oltre 2000 occupati nell’indotto. La priorità verrà garantita a donne e giovani con formazione nelle discipline STEM. BAT Trieste ha anche deliberato un importante aumento di capitale, un ulteriore investimento di 40mln di euro.

Il progetto prevede lo sviluppo di un totale di 12 linee di produzione per il mercato italiano e internazionale. Qui verranno sviluppati anche i prodotti per la terapia sostitutiva della nicotina e il Growth Hub dell’azienda, un laboratorio dedicato alla ricerca per l’innovazione digitale e l’intelligenza artificiale. La struttura, realizzata seguendo elevati standard di sostenibilità, ha già ottenuto la certificazione ‘carbon neutral’ e ‘zero waste landfil’. Inoltre, la sostenibilità ambientale del polo produttivo è garantita da un impianto fotovoltaico da 1.200 MWh di energia elettrica all’anno a cui si aggiunge un impianto a biomassa certificata PFSC in grado di produrre oltre 1.900 MWh di energia termica. BAT si è infatti posta l’ambizioso obiettivo di riduzione, entro il 2030, del 50% (rispetto al 2020) delle emissioni di gas serra e del 100% di riutilizzo, riciclo dei suoi imballaggi entro il 2025.

In meno di tre anni BAT è entrata nel “tessuto connettivo” del Friuli Venezia Giulia. “La scelta di Trieste – ha dichiarato il Ceo di BAT Italia Fabio de Petrisnon è stata casuale, perché oltre alla sua strategica posizione geografica, la città è un centro di eccellenza riconosciuto a livello mondiale nella ricerca e nella scienza ed è quella con il più alto numero di ricercatori in Europa, con 30 centri di ricerca attivi”.

Sul territorio triestino l’azienda è già parte integrante della comunità, mentre a livello nazionale contribuisce all’economia con: 2 miliardi di euro all’anno di accise e IVA versate; circa 130 milioni di euro/anno investiti nell’acquisto in Italia di nuovi macchinari e attrezzature industriali; un portfolio fornitori che comprende per oltre l’80% Pmi italiane; l’acquisto di Tabacco prodotto in Italia (per un valore complessivo stimato di circa 60 milioni di euro in 3 anni).

A un anno dall’inaugurazione del nuovo stabilimento, BAT ha scelto di affidare al MIB Trieste School Of Management un’analisi del Valore Aggiunto del nuovo Hub. Nel rapporto del MIB si legge che l’arrivo di BAT a Trieste ha contribuito a diffondere  “anche sul territorio le caratteristiche fondamentali del Gruppo: crescita, investimenti, impegno nel raggiungimento di un futuro sostenibile”.

BAT

Fondata a Londra nel 1902, British American Tobacco compie 122 anni di storia e ne festeggia venti di presenza in Italia. BAT è sbarcata sul mercato italiano nel 2004 ed è cresciuta fino a contare già oggi, complessivamente, circa 600 dipendenti con il 43% di donne in ruoli manageriali. 

Oggi l’azienda punta sui prodotti di nuova generazione, affermandosi sul mercato italiano come l’unico player capace di offrire l’intera gamma di prodotti a potenziale rischio ridotto, non soggetti a combustione, le “New Categories”. Dai prodotti di vaping, le sigarette elettroniche, i prodotti a tabacco riscaldato come glo™️, dispositivo di ultima generazione con l’esclusiva Induction Heating Technology™️ che scalda rapidamente il tabacco, senza bruciarlo, fino a una temperatura di 300° (in modalità boost). Nella categoria ‘Modern Oral’, i sacchetti di nicotina senza tabacco per uso orale ‘Velo’ sono il primo prodotto realizzato nel nuovo stabilimento di Trieste.

Con l’Innovation Hub di Trieste, l’Italia ha assunto per BAT un ruolo strategico, concorrendo in modo significativo alla sua crescita con oltre 2mld di euro di accise e IVA versate ogni anno e circa 130mln di euro investiti annualmente nell’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature. Saranno inoltre 15.000 le tonnellate di tabacco italiano che verranno acquistate da BAT per un valore stimato per il triennio di 20mln di euro all’anno che andranno a sostenere oltre 400 PMI e circa 6.000 posti di lavoro.

Per leggero lo speciale di Fortune Italia INVESTIRE IN ITALIA – IL MODELLO TRIESTE clicca QUI. 

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