GILEAD
Leadership Heade
Poste Italiane
Cerca
Close this search box.

Il debito degli Stati Uniti potrebbe minacciare la crescita economica

Secondo un ex funzionario del Fondo monetario internazionale, anche se gli Stati Uniti eviteranno alcuni degli scenari peggiori, l’aumento del debito potrebbe rallentare la crescita economica e rendere l’onere insostenibile. Il debito pubblico è già pari al 100% del Pil e le previsioni del Congressional budget office indicano che tale rapporto salirà al 116% nel 2034, al 139% nel 2044 e al 166% nel 2054.

Sebbene gli Stati Uniti godano dei vantaggi del dominio del dollaro e del sostegno della Federal Reserve ai titoli di Stato, un crollo istituzionale rimane una minaccia, ha scritto Barry Eichengreen, ex consulente politico presso il Fmi, in un articolo pubblicato martedì su Project Syndicate. Gli Stati Uniti devono tenere il passo con i pagamenti degli interessi e le scadenze dei titoli del Tesoro, e si prevede che quest’anno il costo del servizio di tutto il debito supererà la spesa per la difesa.

L’impennata dei rendimenti delle obbligazioni da quando la Federal Reserve ha iniziato ad alzare i tassi nel 2022, ha fatto lievitare i costi degli interessi. Anche il Segretario del Tesoro Janet Yellen ha riconosciuto a maggio che le prospettive di aumento dei tassi a lungo termine renderanno più complicato tenere sotto controllo il deficit e la spesa per il debito.

Quando queste spese continueranno ad aumentare, gli Stati Uniti contrarranno altri prestiti per pagarle, aumentando l’onere del debito, oppure taglieranno la spesa per iniziative come il Chips Act e l’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden, ha affermato Eichengreen.

“Ma se i tagli ricadranno sugli investimenti pubblici nei semiconduttori, nell’informatica quantistica, nell’energia pulita e nell’istruzione, come sembra probabile, gli effetti negativi sulla crescita potrebbero essere sostanziali. E un forte rallentamento della crescita metterebbe in dubbio la sostenibilità del debito“.

L’avvertimento arriva una settimana dopo che il premio Nobel Paul Krugman ha minimizzato le preoccupazioni sul debito degli Stati Uniti, affermando che esiste un modo relativamente facile per stabilizzare il rapporto debito/Pil. Krugman ha citato un recente studio del Center for American Progress, secondo cui gli Stati Uniti devono aumentare le tasse o ridurre la spesa del 2,1% del Pil per raggiungere questo obiettivo.

“Se ci fosse la volontà politica, potremmo risolvere i problemi del debito abbastanza facilmente”, ha scritto in un articolo del New York Times. “Nella misura in cui il debito è un problema, questo è il riflesso di una disfunzione politica, soprattutto della radicalizzazione del Partito Repubblicano. Questa radicalizzazione mi preoccupa profondamente per diverse ragioni, a cominciare dal destino della democrazia, e il debito federale non è affatto in cima alla lista”.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com

Leadership Forum
Poste Italiane

Leggi anche

Ultima ora

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.