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Chi era Claudio Graziano, presidente di Fincantieri trovato morto in casa

fincantieri claudio graziano

Il presidente di Fincantieri, Claudio Graziano, è stato trovato morto oggi nella sua abitazione. Non sono state rese note le cause del decesso. Tra le ipotesi ci sarebbe il suicidio.

Fincantieri esprime immenso dolore per l’improvvisa scomparsa del Generale Claudio Graziano, Presidente del Gruppo, che lascia un grande e incolmabile vuoto. L’amministratore delegato e direttore generale Pierroberto Folgiero, il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, i dirigenti e tutti i dipendenti di Fincantieri ne ricordano con commozione le straordinarie doti umane e professionali che lo hanno da sempre contraddistinto nella sua lunga carriera”, si legge in una nota di Fincantieri, che in Borsa, dopo la notizia della scomparsa del presidente, è arrivata a perdere il 3%.

Secondo l’amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri Pierroberto Folgiero “oggi è morto non solo un grande condottiero, che ha dedicato tutta la sua vita all’Italia, ma anche un grande manager ed un grande amico. Oltre che la figura istituzionale mancherà a me moltissimo la persona privata, la sua visione rigorosa del Paese e della vita, dell’importanza del coraggio e dell’amicizia come i veri valori che servono per vincere tutte le battaglie. Come quella per il suo grande amore, sua moglie Marisa, che ha difeso per anni dalla malattia, e che ha perso solo un anno fa”.

Chi era Claudio Graziano

Graziano è nato nel 1953 ed era presidente del colosso della cantieristica navale dal 2022, ma prima ancora è stato, dal 2015 al 2018, Capo di Stato maggiore della Difesa. Generale di Corpo d’Armata, ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino laureandosi in Scienze Strategiche Militari.

Entrato nel 1987 nello Stato Maggiore dell’Esercito, nel 1990 è stato promosso tenente colonnello e trasferito all’ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, assumendo l’incarico di Capo della Segreteria del Capo di SM, si legge sul cv pubblicato sul sito dell’esercito italiano. Nel 1992 è stato riassegnato al battaglione alpini “Susa” in qualità di Comandante. Durante il suo comando, il battaglione è stato schierato in Mozambico, nell’ambito della missione di pace delle Nazioni Unite (Unomoz). È stato promosso Generale di Brigata il 1° gennaio 2002.

Dal 20 luglio 2005, ha assunto il comando della “Brigata Multinazionale Kabul” in Afghanistan e, con essa, la responsabilità dell’Area d’Operazioni della provincia di Kabul, fino al 6 febbraio 2006. Il 29 gennaio 2007, il Segretario generale delle Nazioni unite gli ha conferito l’incarico di Force Commander della missione UNIFIL in Libano. “Nel Paese è stato Comandante delle Forze dell’ONU e quello più squisitamente politico-diplomatico di Capo Missione. In quest’ultima veste, è stato altresì responsabile di tutta la componente civile delle Nazioni Unite in Libano, compreso il coordinamento degli aiuti umanitari e delle attività di ricostruzione e soccorso”, si legge sul curriculum ufficiale.

Il primo gennaio 2010 è stato promosso al grado di Generale di Corpo d’Armata e, dal 10 febbraio dello stesso anno, nominato Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa.

Il 14 ottobre 2011 è stato nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, assumendo poi l’incarico a dicembre dello stesso anno.

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