GILEAD
Leadership Heade
Poste Italiane

Influenza aviaria, ecco i possibili sintomi nell’uomo

influenza aviaria

L’influenza aviaria nell’uomo può essere asintomatica o provocare sintomi molto vari: da affezioni lievi delle vie respiratorie a forme più gravi e potenzialmente fatali. È quanto emerge dallo studio firmato da Francesco Branda e Massimo Ciccozzi dell’Università Campus Bio-Medico di Roma insieme a 
Fabio Scarpa dell’Università di Sassari, in pubblicazione su ‘Infectious Diseases’.

“Dobbiamo precisare che ad oggi non sono stati documentati casi di trasmissione da uomo a uomo del virus H5N1, ma l’analisi genetica è fondamentale per lo studio della diffusione del virus, che è principalmente aviario e non ben adattato, ancora, all’uomo”, sottolinea Ciccozzi a Fortune Italia.

E il rischio di spillover? “È essenziale – raccomanda l’epidemiologo Ciccozzi – una sorveglianza continua per intercettare l’evoluzione del virus e capire se si verificano mutazioni casuali che possano portare allo spillover”, il salto di specie. “Parliamo di una sorveglianza One Health, che ci consenta di avere un quadro della diffusione del virus” negli animali e negli esseri umani.

Perchè la chiave è One Health

Finora il virus è passato dai volatili selvatici ai cigni, al pollame, ma anche ai mammiferi: dai bovini ai roditori. Stando ai ricercatori italiani, la sorveglianza One Health, che coinvolge il monitoraggio genetico continuo, è lo strumento ‘chiave’ per comprendere meglio la diffusione dell’infezione da influenza aviaria.

Dati completi, accurati e aggiornati sono fondamentali non solo per individuare “i fattori di rischio legati all’infezione da influenza aviaria, ma anche per comunicare informazioni al pubblico e ai professionisti in modo chiaro e tempestivo, e senza allarmismo, nonché per collaborare attivamente con le autorità sanitarie per una risposta coordinata e completa”, raccomandano gli autori.

Lo studio e i sintomi

La ricerca fornisce una panoramica dettagliata sull’infezione da virus dell’influenza aviaria H5N1. Nonostante siano state riportate dolore retro-orbitale, congiuntiviti, sintomi gastrointestinali, encefalite ed encefalopatia nelle infezioni umane, non sono stati identificati casi di trasmissione da uomo a uomo. L’analisi genetica mostra inoltre che questi virus rimangono principalmente aviari e non sono ancora ben adattati all’uomo.

Non solo, proprio come nel caso di Sars-Cov-2, il virus H5N1 è stato rilevato in individui asintomatici esposti a uccelli infetti. Questo sottolinea la sfida nel rilevare e gestire efficacemente i casi di infezione, considerando anche la presenza di asintomatici che potrebbero contribuire alla diffusione del virus.

Come il virus si trasmette all’uomo

Le infezioni umane di influenza aviaria sono principalmente acquisite attraverso il contatto diretto con animali infetti o ambienti contaminati. Questo sottolinea l’importanza di “pratiche di igiene e controllo per prevenire la trasmissione del virus dagli animali agli esseri umani”, raccomandano i ricercatori.

Non solo: “Attraverso l’analisi genetica – conclude Ciccozzi – è possibile indagare sulle possibili fonti di infezione del virus e risalire, tappa dopo tappa, alla sua origine. Questo può contribuire a prevenire futuri focolai e a limitare la diffusione dell’infezione. Ricordando che anche il monitoraggio delle acque reflue può darci informazioni preziose”.

Leadership Forum
Poste Italiane

Leggi anche

Ultima ora

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.