Che cosa abbiamo imparato dal caso Ferragni-Balocco e delle discussioni sull’influencer marketing di questi mesi? Secondo Gianluca Perrelli, Ceo di Buzzoole (azienda specializzata che ha chiuso il 2023 con un fatturato di oltre 7 mln di euro), è emerso un problema molto comune tra le aziende.
In che modo un’azienda può evitare passi falsi quando collabora con gli influencer?
Spesso i brand scelgono di collaborare con gli influencer ma non sono in grado di impostare e controllare i processi. Succede sia quando si ingaggia un numero molto ampio di influencer, sia quando tutto il budget viene dedicato a pochi brand ambassador.
Che nodi da sciogliere rimangono, dopo le linee guida dell’Agcom?
Contestualmente alle vicende che hanno visto coinvolta Chiara Ferragni, l’Agcom ha deciso di istituire un tavolo tecnico, di cui Buzzoole è parte. Il tema della trasparenza nell’Influencer marketing potrebbe risultare molto più complesso rispetto al perimetro d’azione che inizialmente è stato definito dall’AGCOM. La complessità del fenomeno potrebbe ridurre significativamente le possibili ricadute pratiche rispetto alle aspettative create dall’intervento dell’Authority, ad esempio se, considerato l’elevato numero di influencer attivi, le misure dovessero applicarsi solo a determinate categorie di influencer. Secondo i dati InfluenceScope di Nielsen, l’influencer marketing coinvolge circa due milioni di individui soltanto in Italia, che l’Authority dovrebbe essere pronta a monitorare.
L’influencer marketing attira investimenti per 323 milioni di euro, ma l’engagement scende.
Il calo dell’engagement non implica una diminuzione dell’efficacia dell’influencer marketing o delle attività sui social. Iindica che i social stanno subendo un’ulteriore trasformazione, passando a piattaforme di intrattenimento più simili a canali di broadcasting. Il nostro smartphone sta assumendo sempre più la funzione di un telecomando. L’engagement rate, così come il numero di follower, sono indicatori che stanno cedendo il passo a metriche e sistemi di valutazione più sofisticati, che tengono conto, ad esempio, della capacità dei creator di raggiungere audience specifiche. Di recente abbiamo lanciato Buzzoole Check Up, una soluzione chiavi in mano che aiuta le aziende a indagare le performance degli influencer e l’andamento delle campagne, oltre a realizzare analisi sui competitor e individuare i creator più in linea con le esigenze del singolo brand. Tutto grazie all’utilizzo dell’AI. Al momento non siamo in grado di prevedere con certezza se il cambio di paradigma in corso possa disincentivare o ridimensionare gli investimenti da parte delle aziende sul lungo periodo. Tuttavia, è importante notare che tutti i cambiamenti osservati fino ad ora in questo mercato sono stati accompagnati da una crescita degli investimenti.
