Ci sono diverse buone notizie per il futuro spaziale dell’Europa. E una di queste arriva dall’Italia. Ma andiamo con ordine: è previsto per il 9 luglio il lancio inaugurale di Ariane 6. Lo ha annunciato durante l’ILA Berlin Air Show il Direttore generale dell’ESA Josef Aschbacher.
Ariane 6 è un razzo che rappresenterà la porta di accesso principale del nostro continente all’orbita terrestre, e come ha detto il Dg “ripristinerà l’accesso indipendente dell’Europa allo spazio”. Ariane 6 infatti sostituisce il predecessore Ariane 5 (principale razzo europeo per un quarto di secolo) il cui ultimo volo è avvenuto a luglio 2023.
Rispetto ai predecessori Ariane 6 ha uno stadio superiore riaccendibile che gli consente di lanciare più veicoli spaziali su orbite diverse in un singolo volo; ESA è l’Architetto del sistema di lancio e collabora sia con il gigante ArianeGroup, il primo contraente, per lo sviluppo del lanciatore e con CNES, l’agenzia governativa francese, per lo sviluppo del segmento di terra.
Europa nello Spazio, una nuova era
Per Aschbacher “Ariane 6 segna una nuova era di viaggi spaziali europei autonomi e versatili. Questo potente razzo è il culmine di molti anni di dedizione e ingegno da parte di migliaia di persone in tutta Europa”.
L’ESA sarà l’operatore responsabile del volo inaugurale dalla guyana francese, mentre i voli successivi saranno gestiti da Arianespace. Come fornitore di servizi di lancio commercializzerà e gestirà il lanciatore Ariane 6 per i clienti istituzionali e commerciali interessati a lanciare le loro missioni in orbita. Il primo volo di Ariane 6 infatti aprirà nuove possibilità per la space economy europea, che rispetto ad altri player, come gli Stati Uniti, sta pagando la mancata indipendenza nell’accesso allo Spazio.
Il lancio “aprirà la strada alle operazioni commerciali e darà un impulso significativo nel corso dei prossimi due anni. Ariane 6 è un lanciatore potente, versatile e scalabile che garantirà l’accesso autonomo dell’Europa allo spazio”, ha dichiarato Martin Sion, CEO di ArianeGroup.
Le prossime tappe di Ariane 6
“Ci stiamo organizzando per finalizzare un secondo lancio di Ariane 6 entro la fine dell’anno”, dice Stéphane Israël, CEO di Arianespace, secondo cui si arriverà a dieci lanci l’anno “una volta raggiunta la velocità di crociera”.
Le altre buone notizie: i servizi cargo…
Ariane 6 non è l’unica buona notizia per l’ecosistema spaziale europeo. Recentemente sono stati assegnati i contratti per la progettazione di un servizio cargo di rientro dall’orbita terrestre (e dalla Stazione spaziale internazionale) alle società italo francese Thales Alenia Space e alla startup franco-tedesca The Exploration Company, un passo ritenuto fondamentale per la costruzione di una space economy nel continente. A supervisionare il progetto cargo in orbita bassa per l’Esa è l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti.
… e Vega-C
L’altra buona notizia per l’Europa arriva dall’Italia, e più precisamente dalla Sardegna. Il motore Zefiro-40, il secondo stadio del razzo-vettore Vega-C, è stato testato di recente dall’italiana Avio, primo contraente del Vega-C, nella sua struttura a Salto di Quirra in Sardegna, dopo la costruzione a Colleferro, in provincia di Roma.
Il motore presenta un design migliorato dell’ugello motore, necessario per preparare un ritorno al volo di Vega-C entro la fine del 2024.
Perché è importante? Vega-C è l’ultima versione dei lanciatori Vega. L’ultimo volo del suo predecessore è previsto quest’estate, dopodiché il modello sarà ritirato e gli subentrerà il Vega-C, la cui implementazione ha subito qualche ritardo: nel 2022 un incidente ha portato alla perdita di due satelliti per l’osservazione della Terra. All’origine dell’incidente, secondo le indagini che ne sono seguite, c’era proprio un problema di progettazione dell’ugello del motore Zefiro40.
