Gli attacchi dei ribelli Houthi alle navi nel Mar Rosso a sostegno dei palestinesi di Gaza stanno congestionando il trasporto dei container, causando un generale aumento di costi e tempi di spedizione. Il traffico marittimo e le catene di approvvigionamento sono sempre più minacciati dall’instabilità geopolitica. Lo sa bene Maersk, il secondo Gruppo al mondo nel trasporto dei container. Le perturbazioni causate dalla crisi nel Mar Rosso, si legge infatti in una nota di maggio del colosso danese, hanno prodotto “un aumento dei costi a causa delle interruzioni della supply chain”.
Molto spesso, quando si produce una crisi, si diffonde una psicosi collettiva che si traduce in una corsa frenetica ai rifornimenti. La conseguenza è un circolo vizioso che non fa altro che acuire le ragioni della crisi. Come quando, durante la pandemia, il timore generalizzato di restare chiusi in casa senza provviste portò all’assalto dei supermercati. Qualcosa di analogo potrebbe avvenire con le spedizioni natalizie, ha spiegato al Financial Times il Ceo di Maersk Vincent Clerc.
“Dopo l’aumento dei costi di spedizione a causa del congestionamento dei porti dell’Asia e del Medio Oriente, un numero crescente di aziende si sta preparando a spedire le merci molto prima del previsto, addirittura anticipando le spedizioni di merci per le festività natalizie”, ha sottolineato il Ceo.
Un fatto che rischia di aggravare la catena di approvvigionamento globale. Muoversi con largo anticipo e ordinare più merce di quella realmente necessaria potrebbe infatti risultare controproducente: “Per evitare ritardi, se ne avranno di più”.
L’offensiva avviata a novembre dalle milizie Houthi dello Yemen sta spingendo i principali Gruppi di trasporto container a tenersi alla larga dal Canale di Suez – da cui transita circa il 30% della merce mondiale – costringendoli a percorrere la più dispendiosa rotta attorno all’Africa, con un significativo aumento di tempi e costi del viaggio. Una situazione, quella del Mar Rosso, caratterizzata da grande instabilità, che non sembra destinata a risolversi in tempi brevi.
