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Diabete, arriva la prima insulina settimanale

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Rivoluzione in vista per i pazienti con diabete di tipo 2. L’Ema (Agenzia Europea del Farmaco) ha infatti approvato la prima insulina settimanale al mondo, somministrata con un’iniezione sottocutanea. Destinata agli adulti, consentirà di ridurre il numero di ‘punturine’: per avere un’idea, in un anno si passerà da un minimo di 365 iniezioni a 52.

Ad annunciare la novità, che arriva centouno anni dopo scoperta dell’insulina, è l’azienda farmaceutica danese Novo Nordisk. Con la nuova formulazione si avrà una semplificazione della terapia che comporterà anche un considerevole risparmio nel numero di penne utilizzate: una risposta concreta alle esigenze di sostenibilità ambientale, che favorisce la riduzione delle emissioni di CO2.

Le reazioni dei pazienti

“L’approvazione da parte dell’Ema della prima insulina basale settimanale al mondo è per noi una notizia epocale che, al di là del risultato scientifico ottenuto, ci vede esultare per il concreto miglioramento che offre alla qualità della vita delle persone con diabete”, afferma Emilio Augusto Benini, presidente di Fand Associazione Italiana Diabetici.

“Dalle notizie che abbiamo avuto – aggiunge – l’efficacia e la sicurezza del farmaco sono equivalenti alle insuline basali utilizzate fino ad oggi. Cambia il numero di somministrazioni e di conseguenza, questa insulina riduce il sacrificio, più psicologico che fisico, che le persone con diabete fanno nell’osservazione delle prescrizioni terapeutiche. Riduce di gran lunga il numero di iniezioni e quindi, come diciamo spesso noi persone con diabete, l’obbligo di pungersi”.

Concorde Stefano Nervo, presidente di Diabete Italia: “Una notizia che per noi rappresenta una chiave di volta. Questa innovativa terapia migliorerà straordinariamente la qualità di vita dei pazienti con diabete, semplificando il trattamento e non solo. Poter passare da almeno un’iniezione quotidiana ad una settimanale dona ai pazienti la ‘libertà’ di non dover programmare ogni singola giornata in base alla terapia, ma avendo la tranquillità di sapere che una singola iniezione settimanale è in grado di garantire stessa efficacia e stessa sicurezza. Significa anche aiutare i pazienti a superare le criticità di tipo sociale, lavorativo e psicologico”.

Per i diabetologi è una rivoluzione

Anche gli specialisti salutano il ‘disco verde’ alla nuova insulina settimanale con entusiasmo. “L’approvazione – dice Riccardo Candido, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (Amd) – prefigura una rivoluzione per le persone con diabete in terapia insulinica. La riduzione della frequenza delle iniezioni, semplificando il trattamento, promette di migliorare l’aderenza terapeutica, consentendo in definitiva un migliore controllo glicemico. Inoltre, la frequenza delle iniezioni di insulina è sempre stata una delle cause dell’annoso problema dell’inerzia terapeutica in diabetologia, spesso dovuta proprio a professionisti e pazienti che ritardavano l’avvio della terapia insulinica, preoccupati della complessità del percorso di cura”.

L’efficacia

L’azienda fa sapere che negli studi clinici di fase 3 l’insulina settimanale ha permesso una riduzione della glicemia rispetto all’insulina basale giornaliera, favorendo il controllo glicemico nelle persone con diabete di tipo 2.

L’appello ad Aifa

Ora la domanda è una sola: quando i diabetici italiani avranno accesso a questa innovazione? Non a caso, diabetologi e associazioni di pazienti lanciano ad Aifa lo stesso appello: fare in fretta, per garantire in tempi rapidi la disponibilità di questo nuovo farmaco, che può consentire un percorso di cura più semplice e più efficace. Con vantaggi per i diabetici, ma anche per l’ambiente.

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