L’AI si sta sempre più affermando come una tecnologia dirompente, in grado di trasformare la nostra società e il modello di business delle aziende, che giorno dopo giorno ne stanno esplorando le infinite potenzialità. L’altra faccia della medaglia della rivoluzione digitale in atto è l’ipotesi, paventata dai più pessimisti, che l’intelligenza artificiale arrivi un giorno a superare l’intelligenza umana individuale e collettiva. A stemperare questa preoccupazione, almeno in parte, è intervenuto il recente AI Act, varato dall’Ue per regolamentarne aree e modalità di utilizzo.
Orbits-Dialogues with Intelligence
Per indagare le principali questioni che attengono all’AI, Action Agency, agenzia specializzata in comunicazione e da sempre sensibile ai trend dell’innovazione, ha ideato ‘Orbits-Dialogues with Intelligence’. In programma al teatro Alcione di Milano il 25 settembre 2024, l’evento sarà caratterizzato da un concept inedito: l’unicità dell’essere umani dopo l’AI. Quella milanese sarà la prima tappa di un tour internazionale dedicato al mondo delle imprese e delle startup impegnate ad affrontare la sfida dell’intelligenza artificiale.
AI umana ed ‘essere umani’ ai tempi dell’AI
L’agenzia di Manuela Ronchi, Ceo di Action Holding, ha affidato la regia dell’evento a Luciano Floridi, filosofo ed esperto di etica digitale, che guiderà i partecipanti nella comprensione dell’intelligenza artificiale ‘human oriented’. Il filosofo chiarirà come valorizzare gli aspetti che rendono l’AI imprevedibile, creativa, libera da ogni algoritmo e per questo non replicabile. Uno sguardo pluralista, che sarà al centro di un format teatrale che farà da palcoscenico a un’analisi multidimensionale dell’AI generativa.
“Abbiamo scelto la dimensione delle orbite traendo ispirazione dalla duplice valenza semantica della parola – spiega il professor Floridi – Il prefisso ‘Or’, inteso come infinite alternative, e ‘Bits’, il binary digit che rappresenta l’emblema del mondo digitale. Ed è proprio la visione orbitale e pluralista a rendere unico Orbits, che alza lo sguardo per osservare a 360 gradi il nostro pianeta, sempre più digitalizzato, da prospettive diverse, mantenendo però il focus sulla nostra unicità di esseri umani”.
L’evento approfondirà le infinite potenzialità dell’innovazione digitale e dell’AI nei settori chiave dell’Essere Umani: dall’intrattenimento alla salute fino alla difesa nazionale e all’evoluzione del lavoro e della formazione. Trasversali agli ambiti di dialogo saranno le macro-coordinate della sostenibilità, dell’energia e dello scacchiere delle relazioni internazionali.
Il capitale semantico in difesa della creatività
Per salvaguardare l’autenticità dei contenuti e la creatività dell’essere umani, sarà fondamentale riscoprire e valorizzare il capitale semantico, l’umanesimo e la filosofia: “In un’epoca sempre più dominata dalla produzione automatica dei contenuti, dobbiamo uscire dalla logica dell’output per difendere la centralità dell’ingegno umano, rivalutando il processo e il capitale semantico che stanno dietro ai contenuti. Un capitale unico di storia, tradizione e artigianalità irripetibili. Ricordiamoci – esorta Floridi – che siamo noi a fare le domande e a decidere la bontà e l’utilizzo delle risposte da parte dell’AI”.
La potenza generativa della noia
Non manca infine un messaggio rivolto ai manager e alle imprese di prossima generazione: “La miglior risposta alla sfida dell’evoluzione digitale, anche in azienda, è nel binomio intuizione-riflessione, ma per difendere la propria creatività e saper ascoltare l’intuizione, i manager devono uscire dal rumore che li circonda e riscoprire la potenza generativa della noia: perché anche il silenzio e la capacità di ascoltarlo sono parte integrante dell’essere umani dopo l’AI”.
