L’agroalimentare italiano continua a dimostrare la sua competitività sia a livello nazionale che internazionale, come confermato dal Rapporto Ismea sulla competitività del settore nel 2022. In un periodo in cui i prezzi degli alimentari sono aumentati, l’Italia è riuscita a mantenere una crescita dei prezzi inferiore rispetto alla media europea, soprattutto tedesca e spagnola, dimostrando una filiera matura e responsabile, priva di speculazioni su larga scala.
L’inflazione ha colpito il settore agroalimentare in modo significativo, ma grazie a una gestione oculata, la filiera è riuscita a controllare le variazioni dei prezzi, evitando improvvisi aumenti che avrebbero potuto incidere sulle spese delle famiglie italiane. Nonostante il carrello della spesa sia aumentato, i prezzi rimangono inferiori alla media comunitaria.
Ma non è tutto, l’agroalimentare italiano sta guadagnando sempre più terreno sui mercati internazionali. Nel decennio, le esportazioni italiane sono cresciute del 7,6% all’anno, superando la media mondiale del 5,6%. La quota di mercato del “Made in Italy” è aumentata dal 2,8% nel 2012 al 3,4% nel 2022, posizionandosi allo stesso livello della Spagna e non lontano da Germania e Francia.
L’agroalimentare italiano è leader mondiale in molte categorie, tra cui trasformati di pomodoro, pasta, vino e formaggi. Questo successo è il risultato di una combinazione di qualità, tradizione e innovazione che attrae sempre più viaggiatori enogastronomici. Quasi sei italiani su dieci (circa 9,6 milioni) hanno scelto il cibo e il vino come motivo principale per i loro viaggi, una tendenza in crescita rispetto al 2016. Questi numeri testimoniano l’importanza del turismo enogastronomico in Italia e in Europa, con un crescente interesse per esperienze legate al cibo, al vino e all’olio d’oliva, che guidano la scelta dei viaggiatori.
L’Italia continua a dimostrare di essere un punto di riferimento nel settore agroalimentare e del turismo enogastronomico, attrarre viaggiatori da tutto il mondo in cerca di autenticità e sapore. Gli esperti prevedono che questa tendenza continuerà a crescere, posizionando l’Italia come una destinazione di prim’ordine per gli amanti del buon cibo e del buon vino.