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Se il profumo cambia i colori delle cose

profumo
Adyen Articolo
Velasco25

Miele, frutta, cacao, menta. A volte lo sottovalutiamo, ma il senso dell’olfatto è in grado di modificare il modo in cui vediamo la nostra vita. Il profumo, o l’odore, marchiano gli oggetti. E se i cinque sensi ci bombardano con input 24 ore su 24, 7 giorni su 7, il nostro cervello dà un senso a questa abbondanza di informazioni, combinandole.

Così le informazioni provenienti da due o più sensi, ad esempio profumo e morbidezza delle trame, ci porta anche ad associare temperature più elevate a colori più caldi, tonalità di suono più basse a posizioni meno elevate e colori a sapori oppure a un particolare profumo. Ad esempio, il gusto delle arance con il colore e l’odore che portano lo stesso nome.

Ora, uno studio pubblicato su ‘Frontiers in Psychology’ ha dimostrato sperimentalmente che queste associazioni “crossmodali” inconsce con il nostro senso dell’olfatto possono influenzare la nostra percezione dei colori. Insomma, in molti casi a fare la differenza è il profumo.

“Qui mostriamo che la presenza di odori diversi influenza il modo in cui gli esseri umani percepiscono il colore”, ha affermato l’autore principale, Ryan Ward, docente presso la Liverpool John Moores University, nel Regno Unito.

Se gli stimoli mancano

Ward e colleghi hanno testato l’esistenza e la forza delle associazioni odore-colore in 24 donne e uomini adulti tra 20 e 57 anni. I partecipanti sono rimasti seduti davanti a uno schermo in una stanza priva di stimoli sensoriali indesiderati per tutta la durata degli esperimenti. Non indossavano deodoranti o profumi e nessuno riferiva di essere daltonico o di avere un senso dell’olfatto compromesso.

Tutti gli odori nella stanza di isolamento sono stati eliminati con un purificatore d’aria per quattro minuti. Quindi uno dei sei odori (scelto a caso tra caramello, ciliegia, caffè, limone e menta piperita, più acqua inodore come controllo) è stato trasmesso nella stanza con un diffusore a ultrasuoni per cinque minuti.

Il colore del caramello

“In uno studio precedente, avevamo dimostrato che l’odore del caramello costituisce comunemente un’associazione crossmodale con il marrone scuro e il giallo, proprio come il caffè con il marrone scuro e il rosso, la ciliegia con il rosa, il rosso e il viola, la menta piperita con il verde e il blu, e limone con giallo, verde e rosa”, ha spiegato Ward.

Ai partecipanti è stata presentata una schermata che mostrava loro un quadrato riempito con un colore casuale (da una gamma infinita) e sono stati invitati a regolare manualmente due cursori – uno dal giallo al blu e un altro dal verde al rosso – per cambiarne il colore in neutro grigio. Dopo aver registrato la scelta finale, la procedura è stata ripetuta finché tutti gli odori non sono stati presentati cinque volte.

Compensazione eccessiva delle associazioni inconsce

I risultati hanno mostrato che i partecipanti avevano una tendenza debole ma significativa a regolare uno o entrambi i cursori troppo lontano dal grigio neutro. Ad esempio, quando veniva loro presentato l’odore del caffè, percepivano erroneamente il “grigio” come un colore più rosso-marrone rispetto a un vero grigio neutro. Allo stesso modo, di fronte all’odore del caramello, percepivano erroneamente un colore arricchito di blu come grigio. La presenza del profumo nell’aria ha quindi distorto la percezione del colore dei partecipanti in modo prevedibile.

Un’eccezione si è verificata quando è stato presentato l’odore della menta piperita: in questo caso, la scelta della tonalità da parte dei partecipanti era diversa dalla tipica associazione intermodale dimostrata per gli altri odori. Come previsto, anche la selezione dei partecipanti corrispondeva al vero grigio quando veniva presentato il profumo neutro dell’acqua.

“Questi risultati mostrano che la percezione del grigio tendeva verso le corrispondenze intermodali previste per quattro profumi su cinque, vale a dire limone, caramello, ciliegia e caffè”, ha affermato Ward.

“Questa ‘sovracompensazione’ suggerisce che il ruolo delle associazioni crossmodali nell’elaborazione degli input sensoriali è abbastanza forte da influenzare il modo in cui percepiamo le informazioni provenienti da sensi diversi, qui tra odori e colori”.

Un mistero da risolvere (a naso?)

I ricercatori stessi sottolineano la necessità di indagare sulla portata di queste associazioni crossmodali tra odori e colori. “Dobbiamo sapere – ha concluso Ward  – in che misura i profumi o gli odori influenzano la percezione del colore. Ad esempio, l’effetto mostrato qui è ancora presente per gli odori incontrati meno comunemente, o per gli quelli incontrati per la prima volta?”. In ogni caso la ricerca accende un altro riflettore sul potere dell’olfatto, un senso spesso sottovalutato,

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