La navetta spaziale russa Soyuz MS-24 ha preso il volo dalla base russa di Baikonur, situata in Kazakhstan, con una missione di grande importanza diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questa è stata la prima volta, dal settembre 2022, che una Soyuz con equipaggio si è lanciata nello spazio, segnando un evento significativo nell’esplorazione spaziale.
A bordo della Soyuz MS-24 c’erano tre astronauti altamente qualificati pronti a intraprendere missioni di lunga durata sulla ISS. Tra loro ci sono i cosmonauti Oleg Kononenko e Nikolai Chub, rappresentanti dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, che lavoreranno sulla stazione spaziale per un intero anno. Ad accompagnare la squadra russa c’è anche l’astronauta americana Loral O’Hara, della NASA, la cui permanenza sulla ISS è programmata per sei mesi.
La missione Soyuz MS-24 assume un’importanza particolare a seguito degli eventi avvenuti nell’ultimo anno. L’ultimo lancio di una navetta russa con equipaggio risaliva alla Soyuz MS-22, la quale aveva destato preoccupazioni a causa di una perdita di liquido refrigerante rilevata nel dicembre dello stesso anno.

Questa problematica aveva reso rischioso utilizzare la Soyuz MS-22 per il ritorno sulla Terra degli astronauti russi Dimitri Petelin e Sergey Prokopyev, insieme all’americano Frank Rubio. Per affrontare questa situazione, l’agenzia spaziale russa aveva lanciato la Soyuz-M23 senza astronauti a bordo e aveva fatto rientrare la Soyuz MS-22 senza equipaggio.
L’aggancio della Soyuz MS-24 alla Stazione Spaziale Internazionale è previsto alle 20:56 italiane, e poco dopo sarà possibile aprire i portelli per consentire all’equipaggio di entrare nella ISS. Con il loro arrivo, il numero di occupanti della stazione spaziale salirà a dieci persone.
Accanto ai tre membri della Soyuz MS-24, ci saranno il comandante Sergey Prokopyev e i colleghi russi Konstantin Borisov e Dmitri Petelin, l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea Andreas Mogensen, l’americano Frank Rubio della NASA, Satoshi Furukawa dell’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA) e Sultan Alneyadi degli Emirati Arabi Uniti, insieme ad altri astronauti russi.
La missione Soyuz MS-24 è un passo significativo nell’esplorazione e nell’occupazione continua della Stazione Spaziale Internazionale, dimostrando il costante impegno di varie nazioni nella collaborazione per esplorare e comprendere meglio il nostro pianeta e l’universo circostante.