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Altroconsumo, a Vicenza il supermercato più economico d’Italia

Venti minuti in bicicletta per arrivare dall’altra parte della città. Per fortuna Cremona è piccola, si gira in fretta e i cittadini usano l’automobile meno che altrove. Nonostante, va ricordato, lo smog non manchi: secondo l’Agenzia europea per l’ambiente è una delle città più inquinate d’Italia.

“A cinque chilometri da casa mia, all’Esselunga di via Arcangelo Ghisleri, lo stesso pacco di biscotti costa un euro e quaranta in meno rispetto a un altro negozio di alimentari”, racconta Laura a Fortune Italia. Un’oscillazione di prezzo del 156%. Cinquantaquattro anni, infermiera, ci sono giorni in cui Laura inizia a lavorare al mattino presto e torna a casa all’ora di cena. “Il tempo per montare in sella e andare a fare la spesa però, se occorre – sorride – lo trovo sempre”.

Altroconsumo ha pubblicato l’indagine annuale sui supermercati per aiutare gli italiani – in un periodo particolarmente complesso in cui l’aumento dei tassi di interesse fa salire il costo dei mutui, erodendo il potere d’acquisto – a individuare le insegne più ‘convenienti’ sul territorio nazionale.

Come emerge dal report, una coppia con due figli – che spende mediamente 8.548 euro all’anno (dati Istat) – con scelte oculate può arrivare a risparmiare fino a 3.455 euro. E la città in cui il risparmio è più alto (fino al 25%) è proprio Cremona.

Cremona, 07/09/2023

L’indagine di Altroconsumo

Sebbene il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, intervenuto recentemente a un incontro dell’Ispi a Milano, abbia detto che la corsa dei tassi potrebbe essere vicina al termine, gli italiani per un po’ dovranno ancora stringere la cinghia. Soprattutto in previsione di impennate imminenti sulle bollette. Ecco che allora l’inchiesta di Altroconsumo arriva puntuale per prestare soccorso al portafoglio di milioni di persone.

L’indagine misura il posizionamento di prezzo dei punti vendita e delle catene della Grande distribuzione organizzata (GDO) sulla base di quattro possibili panieri di spesa: prodotti di marca, a marchio commerciale, più economici e misto.

Rispetto al 2022, ad aver aumentato maggiormente i prezzi sono i discount, con circa il 15% di aumento medio (nel 2022 l’incremento sul 2021 era stato del 5,2%). Mentre Iper e Super si attestano intorno all’11/12% di aumento medio.

Esselunga Superstore e Famila Superstore sul podio

Altroconsumo ha redatto in totale quattro classifiche per le catene nazionali, presenti in almeno cinque regioni italiane. Per la spesa con prodotti di marca, sul podio ci sono Esselunga Superstore e Famila Superstore a pari merito. Seguite da Ipercoop, Pam e Spazio Conad (l’ipermercato della catena Conad).

Per la spesa con prodotti economici, come c’è da aspettarsi, a dominare sono i discount. La prima posizione è stata conquistata da In’s Mercato. A distanza di un punto indice: Aldi, Dpiù, Eurospin e Prix Quality.

Nella classifica della spesa con prodotti a marchio commerciale invece, l’insegna che risulta avere i prezzi più convenienti è Spazio Conad, seguito da Ipercoop con indice 103.

Il paniere misto

La classifica del paniere misto di Altroconsumo (o paniere totale, che include tutti i prodotti a scaffale delle 125 categorie selezionate e tutte le tipologie di punto vendita) è suddivisa in due categorie: una per i discount e una per iper e super, poiché la differente ampiezza dello scaffale rende difficilmente confrontabili le due tipologie di punto vendita.

Nella categoria discount spicca In’s Mercato, seguito da Lidl ed Eurospin. Per quanto riguarda ipermercati e supermercati invece, la catena più economica è Famila Superstore.

Le città in cui si risparmia di più (e quelle in cui si risparmia di meno)

A parte Cremona, dove le differenze di prezzo sono maggiori (ed è possibile risparmiare fino a quasi 2.000 euro all’anno scegliendo il supermercato più economico), le città in cui il risparmio sulla spesa può essere più elevato sono Mantova (con un risparmio superiore ai 1.600 euro annui), Bologna (1.392 euro), Bergamo (1.378 euro), Roma (1.327 euro) e Reggio Emilia (1.309 euro).

Le città in cui le differenze tra un punto vendita e l’altro sono meno elevate risultano Reggio Calabria, Messina, Cosenza e Caserta. Con possibili risparmi annui inferiori ai 45 euro di Caserta, 90 euro di Cosenza e sotto i 160 euro nelle altre due città.

In generale le città più economiche (con spesa minima inferiore ai 6.000 euro), sono tutte del nord-est. Mentre le ultime in classifica risultano Sassari e Palermo.

Vicenza stravince

Il primato del risparmio tuttavia, se lo aggiudica Vicenza, dove si trova il supermercato con la possibilità di spesa minima più bassa d’Italia: l’IperRossetto di Torri di Quartesolo. Qui la differenza di spesa rispetto alla media di una famiglia italiana è di quasi 1000 euro.

 

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