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In forma a settembre, i consigli per un rientro in salute

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Adyen Articolo
Velasco25

Settembre, tempo di rientro e di buoni propositi. Dopo il relax – e qualche eccesso – del periodo di vacanza, molti stanno programmando una serie di attività per ritrovare forma fisica e salute, o per non perdere gli eventuali benefici conquistati durante le ferie. Dai controlli, alla dieta, ai corsi in palestra, questo è un periodo ricco di iniziative. Ma attenzione: il nostro organismo ha bisogno di un reset graduale. Paorla di Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Medicina Interna, che suggerisce come rendere meno traumatico il rientro tutelando la nostra salute.

No alla routine frenetica

“Dopo il riposo estivo bisogna dar tempo all’organismo e alla nostra psiche di ‘acclimatarsi’ al cambio di scenario, rientrando nella routine un po’ per volta. Per questo sarebbe ideale rientrare a ridosso del fine settimana o prendere ancora un paio di giorni di ferie prima di tornare al lavoro, per abituarsi poco per volta al cambiamento di abitudini di vita e fare un po’ d’ordine dentro e fuori di sé”, dice Sesti.

Igiene del sonno

“Il sonno è un alleato fondamentale della salute. Dopo un periodo passato a tirar tardi la sera, alzandosi con il sole già alto o frammentando il sonno in una serie di pisolini sotto l’ombrellone o all’ombra degli alberi, è necessario mettere un po’ di ordine e tornare a garantire il ritmo giusto ai nostri ormoni e neuro-ormoni. GH (ormone della crescita), melatonina, cortisolo, leptina e ghrelina hanno tutti un loro ritmo circadiano (cioè un pattern di produzione/secrezione che varia nelle 24 ore), strettamente connesso con il sonno. Tagliare le ore di sonno (l’ideale da adulti sarebbe dormire 7-8 ore per notte) o trascurare l’architettura e l’igiene del sonno, nel lungo periodo possono infatti avere ricadute importanti sulla salute cardio-vascolare e sul metabolismo – avverte il medico – facilitando la comparsa del sovrappeso e peggiorando il controllo del diabete e dei lipidi. Un must inderogabile della rentrée è dunque quello di recuperare le ore di sonno perso e fare un po’ d’ordine nel ritmo sonno-veglia, cercando di andare a letto sempre alla stessa ora e dormendo almeno 7-8 ore di fila”.

Muoversi sempre

In generale durante le vacanze si tende a fare più attività fisica. “Ma sarebbe bene continuare a fare attività fisica anche una volta rientrati in città, per ora all’aperto, pensando però già ad altre soluzioni in vista dell’arrivo del brutto tempo e dell’accorciamento delle giornate. Gli smartwatch che registrano i ‘passi’ e le calorie consumate al giorno, rappresentano un valido strumento motivazionale. Teniamoli d’occhio”, continua Sesti.

“Raccomandiamo particolare attenzione alle persone con diabete; il compenso della glicemia migliora con l’attività fisica, ma se improvvisamente si mette un freno a nuotate o passeggiate, potrebbe essere necessario un adeguamento del trattamento, da verificare con il proprio medico, per non incorrere in un aumento dei valori glicemici”.

Stop agli ‘sgarri estivi’

“È necessario tornare appena possibile ad un’alimentazione più sana e controllata, povera di grassi, sale e calorie provenienti da alimenti poco salutari e di scarso valore nutritivo”, raccomanda l’esperto. La bilancia ci guarda, ma se si assume un numero ragionevole di calorie, è possibile rimandare di una decina di giorni il ‘verdetto’ del rientro. Per non aggiungere un ulteriore motivo di frustrazione alla fine delle vacanze.

Ipertesi: controllate la pressione

L’estate per molte persone alle prese con problemi di pressione alta rappresenta un periodo favorevole (a meno di non trascorrerla in luoghi freddi o ad alta quota) e spesso il medico consiglia di ridurre il dosaggio o il numero dei farmaci antipertensivi. “Con l’arrivo dei primi freddi e dei temporali, soprattutto nel caso di repentini abbassamenti della temperatura, può accadere che la pressione aumenti rapidamente e in modo non trascurabile. Per questo è necessario controllarla con maggior attenzione e regolarità in questo periodo di transizione – raccomanda Sesti – avvertendo subito il medico curante nel caso in cui superi stabilmente i 140/90 mmHg, per fare un tempestivo reset autunnale della terapia”.

Occhio alla depressione

“Molte famiglie – spiega Sesti – trascorrono le vacanze nelle città e nei paesi natali, in compagnia dei genitori anziani oppure si trasferiscono con il ‘nonno’ verso una località di vacanza, al mare o in montagna. Ma il rientro in città per molti anziani significa spesso tornare ad una routine di solitudine, interrotta magari solo da una rapida telefonata dei figli o dei nipoti. E la depressione è in agguato. Un anziano depresso, si trascura in tanti modi, dall’alimentazione, alla scarsa aderenza alle terapie ed è spesso vittima di insonnia. Tutti aspetti da non trascurare e un motivo in più di riflessione sull’organizzazione familiare”.

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