Non c’è un manuale di istruzioni per genitori, ma in compenso suggerimenti e consigli piovono ‘a mazzi’ sui neogenitori da familiari, amici e social. Questa volta ci occupiamo della vista. “Se sei miope, è meglio che rinunci ad allattare”: quante mamme con problemi alla vista se lo sono sentito dire?
Questa raccomandazione è priva di evidenze scientifiche, ma ancora oggi, quando alcune neomamme accusano un piccolo disturbo visivo, torna a galla. Succede che una donna in gravidanza, o che abbia allattato, lamenti di vedere più sfocato di prima e magari attribuisca la causa di questo indebolimento della vista proprio alla gravidanza o al fatto di aver allattato al seno.
Ma come stanno le cose? A rispondere, ancora una volta, sono i medici anti-bufale di Dottoremaeveroche.it, il portale contro le fake news della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici). Ebbene, l’allattamento non provoca un peggioramento della miopia. Anzi, uno studio di un gruppo di ricercatori spagnoli sembra suggerire che la gravidanza potrebbe avere un effetto protettivo sulla vista.
Colpa degli ormoni
I piccoli disturbi visivi che lamentano alcune neomamme non sono una invezione: possono essere la conseguenza dei cambiamenti ormonali che si verificano nel corpo femminile durante la gravidanza e nel periodo successivo al parto. Come si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, il grado di elasticità e di idratazione dei tessuti che compongono l’occhio cambia già nei primi mesi della gravidanza. A volte questi cambiamenti provocano una diminuzione dell’acuità visiva, cioè della capacità di vedere nitidamente. Ma, lo precisiamo subito, si tratta di variazioni temporanee: in generale l’occhio riprende le caratteristiche che aveva prima della gravidanza subito dopo il parto. Tuttavia, se la mamma allatta, può succedere di dover aspettare ancora qualche mese prima che la vista torni alla normalità.
I disturbi visivi più comuni in gravidanza e allattamento
Uno dei motivi più frequenti per cui le neomamme si rivolgono all’oculista è la vista sfocata. Il corpo delle donne in attesa e delle mamme che allattano ha una ritenzione idrica maggiore: di conseguenza, la cornea e il cristallino tendono ad aumentare di spessore, rendendo più difficoltosa la messa a fuoco da lontano.
Il risultato è che le donne incinte possono effettivamente sviluppare un peggioramento della miopia che però, assicurano i dottori anti-bufale, è solo temporaneo. Sempre in seguito ai consistenti cambiamenti ormonali che si verificano durante la gravidanza, se si utilizzano lenti a contatto, è possibile che ora si faccia fatica a rimuoverle.
In questo caso l’oculista può suggerire di sostituire le lenti con gli occhiali da vista, almeno fino a quando la cornea non avrà ripreso il suo normale spessore (di solito intorno alla trentunesima settimana di gestazione).
Rinunciare alle lenti a contatto può essere utile anche in presenza di “occhio secco”, un altro disturbo molto comune, il cui sintomo più frequente è la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio. Ma basta sbattere le palpebre più volte per migliorare questa fastidiosa sensazione.
Problemi temporanei
A eccezione di piccole variazioni nella capacità visiva, che però si risolvono spontaneamente, l’allattamento non provoca un peggioramento della miopia.
Lo studio
Seguendo a lungo nel tempo (anche fino a 14 anni) più di diecimila studentesse universitarie, i ricercatori spagnoli hanno ipotizzato che le donne con almeno un figlio avrebbero meno probabilità delle coetanee senza figli di diventare miopi o, se già lo erano prima della gravidanza, di sviluppare un peggioramento della miopia. La spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che, in genere, trascorrendo più tempo all’aperto, le neomamme hanno meno occasioni di affaticare la vista.
Le eccezioni
Alcune donne perà constatano, al termine dell’allattamento, che la loro miopia è peggiorata. Può succedere, ma dare la colpa all’allattamento sarebbe un errore. La miopia è una malattia degenerativa dell’occhio, che tende a peggiorare nel tempo in tutte le donne, non solo nelle mamme che allattano.
Per non confondere eventuali peggioramenti della miopia con le variazioni temporanee che riguardano le strutture dell’occhio e che sono dovute ai cambiamenti ormonali innescati dalla gravidanza, alle neomamme viene consigliato di eseguire un controllo della vista solo alcune settimane dopo il parto o, se allattano, dopo l’ultima poppata. Fra questo e la visita oculistica precedente, prima che la donna rimanesse incinta, possono trascorrere molti mesi, se non qualche anno: riscontrare un peggioramento della vista è del tutto naturale.
Insomma, questa volta la ‘saggezza popolare’ viene smentita dalla scienza. Che, tra l’altro, ha studiato il latte di mamma, trovando una composizione nutrizionale unica e davvero preziosa, ‘personalizzata’ e complessa da replicare.