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In tasca agli italiani un miliardo in criptovalute, le valute digitali conquistano l’Italia

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Velasco25 Articolo

Il mondo delle criptovalute sta guadagnando sempre più terreno in Italia, con un numero crescente di persone che si avvicinano a questa nuova forma di investimento finanziario. Secondo gli ultimi dati trasmessi all’Oam (Organismo degli Agenti Mediatori), alla fine del primo trimestre del 2023, gli italiani detenevano oltre un miliardo di euro in criptovalute. Questo dimostra l’interesse sempre maggiore degli investitori nazionali verso le valute digitali e il loro potenziale come mezzo di scambio e investimento.

Una tendenza interessante emersa dai dati è la differenza di approccio all’investimento tra le diverse fasce d’età. Se da un lato sono i giovani compresi tra i 18 e i 29 anni ad essere particolarmente attratti dalle criptovalute, dall’altro sono gli investitori più adulti, con età compresa tra i 40 e i 60 anni, a detenere gli importi più elevati. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che gli investitori più maturi dispongono di una maggiore liquidità economica, consentendo loro di sperimentare investimenti più consistenti.

Il rapporto tra il numero di Prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e Prestatori di servizi di portafoglio digitale (Vasp) collocano l’Italia al secondo posto tra i dieci Paesi europei con il maggior prodotto interno lordo. Questo dato sottolinea l’ampia diffusione e l’interesse verso le criptovalute all’interno del paese, con numerose piattaforme e servizi disponibili per facilitare gli investimenti in valute digitali.

Interessante è anche il fatto che la fascia d’età tra i 18 e i 29 anni rappresenti la quota maggiore di clienti nel settore delle criptovalute, con il 40% della clientela totale. Questo suggerisce che i giovani sono particolarmente aperti all’adozione delle nuove tecnologie finanziarie e alle opportunità di investimento innovative.

Tuttavia, l’analisi dell’ammontare degli investimenti rivela che sono gli investitori compresi tra i 40 e i 60 anni a detenere il primato, con percentuali intorno al 50%. Questo potrebbe suggerire una maggiore cautela da parte di questa fascia d’età nell’approccio agli investimenti in criptovalute, preferendo importi più elevati ma anche decisioni più ponderate e mirate.

Mentre il mercato italiano delle criptovalute sembra essere particolarmente recettivo e in crescita, c’è anche un aspetto che richiede un’attenzione particolare da parte delle autorità finanziarie: l’abusivismo. L’Oam ha individuato 16 soggetti che sembrano svolgere l’attività di prestatori senza essere iscritti al Registro speciale. Questo sottolinea l’importanza di un regolamento adeguato e di una vigilanza costante per garantire la sicurezza e la trasparenza nell’ambiente delle criptovalute.

L’Italia sta abbracciando sempre di più il mondo delle criptovalute, con un numero crescente di investitori che trovano interesse e opportunità in questo settore finanziario emergente. Con una maggiore diffusione delle piattaforme di trading e investimento, insieme a un’attenzione adeguata alla regolamentazione e alla sicurezza, le criptovalute potrebbero svolgere un ruolo sempre più rilevante nell’economia e nel panorama finanziario italiano. Resta da vedere come questa tendenza evolverà nel tempo e come le autorità si adatteranno a questa nuova realtà finanziaria, ma al momento, il futuro delle criptovalute in Italia sembra promettente e in crescita costante.

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