PGIM_970x250_HEADER

Ostracismo, l’esclusione sociale lascia il segno già a 13 mesi

ostracismo
Adyen Articolo
Velasco25

In origine era una soluzione mirata alla sicurezza dello stato: il nome del cittadino ritenuto pericoloso e bandito veniva scritto su un frammento di terracotta, l’óstrakon, al momento del voto nell’assemblea popolare. Oggi l’ostracismo può avere varie declinazioni, dal virtuale al reale. Ma gli effetti sono decisamente reali, e precocissimi.

L’esperienza di essere ignorati in presenza degli altri induce infatti importanti cambiamenti fisiologici e di comportamento non solo negli adulti, ma anche nei bambini piccoli.

E’ quanto emerge da un nuovo studio, condotto presso il Bicocca Child&Baby Lab dell’Università di Milano-Bicocca, pubblicato su ‘Child Development’. La ricerca ha rivelato come anche i bambini di soli 13 mesi siano sensibili all’ostracismo e reagiscano in modo diverso quando lo subiscono. E questo può arrivare a compromettere la futura carriera scolastica.

Ecco allora che la “creazione di programmi educativi e di intervento mirati a favorire l’integrazione sociale e a sviluppare abilità di adattamento socio-emotivo potrebbe contribuire a mitigare gli effetti negativi dell’ostracismo sui bambini e migliorare le loro prospettive di successo accademico e di benessere sociale”, come spiega Ermanno Quadrelli, docente di psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione .

Radici nella prima infanzia

Sappiamo che, a partire dall’età scolare, l’essere esclusi da situazioni sociali può influenzare i bisogni psicologici di base come quello di appartenenza e l’autostima, causando cambiamenti fisiologici come l’accelerazione del battito cardiaco. Non solo, l’ostracismo può anche modificare i nostri comportamenti, consentendoci di adottare atteggiamenti prosociali o antisociali a seconda della situazione.

Ma quando emerge questa precoce sensibilità all’esclusione sociale? Un gruppo di ricercatori coordinato da Ermanno Quadrelli ha esaminato gli effetti dell’ostracismo sul comportamento di bambini di 13-14 mesi.

Lo studio

Al centro della ricerca un gioco con la palla. I bambini venivano coinvolti insieme a due sperimentatori. Durante il gioco potevano essere inclusi, ricevendo e passando la palla in modo equo con gli sperimentatori, oppure ostracizzati, cioè ignorati dagli sperimentatori ed esclusi dal gioco dopo i primi due passaggi. Il comportamento dei bambini veniva registrato per consentire di valutare in maniera dettagliata le espressioni facciali, vocali e posturali degli stessi durante le diverse fasi dell’esperimento.

I bambini ostracizzati mostravano una minor quantità di comportamenti a valenza positiva, quali sorrisi e risate, sostituiti da espressioni emotive negative, quali pianto e rabbia. Gli esclusi, inoltre, si mostravano molto più attenti al gioco, osservando più a lungo la palla o i giocatori, e ricercavano l’attenzione degli altri, verosimilmente in un tentativo di essere nuovamente inclusi nell’interazione sociale.

Sensibili fin da piccoli

Le conclusioni sono chiare: già a partire dai 13 mesi i bambini sono sensibili all’ostracismo, mostrando una risposta comportamentale in linea con quanto osservato nei soggetti più grandi. Insomma, la sensibilità all’esclusione sociale negli adulti affondi le sue radici nei primi mesi di vita.

Non solo: la storia scolastica dei bimbi sembra segnata dalle esperienze nella primissima infanzia, che possono comportare reazioni di insoddisfazione in classe fino a compromettere le prestazioni scolastiche.

“Studiare gli effetti dell’ostracismo fin dalla prima infanzia – conclude Ermanno Quadrelli – consente quindi non solo di ampliare le conoscenze sullo sviluppo sociale nei primi anni di vita, ma mette anche in evidenza la necessità di intervenire precocemente per contrastare l’ostracismo e promuovere un ambiente inclusivo sin dai primi anni di vita”. I vantaggi potrebbero essere superiori alle attese.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.