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Estate col salasso degli autovelox: ecco dove sono piazzati e quanto costano agli automobilisti

Con le vacanze estive e delle partenze degli italiani, i comuni si preparano ad incassare ingenti somme di denaro grazie alle multe elevate dagli autovelox installati sulle strade più frequentate dagli automobilisti durante il periodo estivo.

Questa situazione è stata denunciata da Assoutenti, che ha analizzato alcune strade particolarmente trafficate durante i viaggi estivi e caratterizzate dalla presenza massiccia di autovelox. Uno dei tratti stradali più a rischio per le multe è la strada statale 372 Telesina, che parte dal casello di Caianello dell’autostrada A1 Milano-Napoli e arriva a Benevento, come riferisce Assoutenti.

Durante l’estate degli autovelox, mentre si attende di capire come il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, si muoverà con il nuovo codice della strada, già approvato in Consiglio dei Ministri e che dovrebbe diventare legge in autunno, un caso molto discusso si fa notare: quello della strada statale Telesina. Si tratta di una strada (con una o due corsie per senso di marcia) che collega Benevento a Caianello e su cui sono installati ben 7 autovelox in soli 25 chilometri, come segnalato dai navigatori.

Pertanto, se un viaggiatore decidesse di andare da Roma a Bari durante una giornata estiva, si troverebbe inevitabilmente, a meno di seguire percorsi alternativi, ad attraversare quel tratto stradale. Prima dei dispositivi di rilevamento della velocità, ci sono cartelli che avvertono gli automobilisti della loro presenza, così come indicazioni sui navigatori e un segnale acustico.

Ma la sorpresa amara è che il limite di velocità consentito nei pressi dei dispositivi di rilevazione cala improvvisamente: un altro cartello riduce il limite da 80 km/h a 60 km/h. Quindi è necessario rallentare. Tuttavia, non tutti si accorgono del pericolo imminente e si trovano costretti a effettuare sorpassi improvvisi, soprattutto quando si cerca di superare un camion che ha limiti di velocità più bassi.

È importante notare che sulla Telesina sono presenti anche mezzi pesanti (senza l’intervento della polizia stradale) anche nei giorni di sabato e domenica, quando è in vigore il divieto di circolazione per questi veicoli. Secondo i dati raccolti da Assoutenti, in un tratto di circa 25 chilometri (su un totale di circa 70), sono state contate ben 7 postazioni autovelox per senso di marcia, con limiti di velocità che sono stati modificati nel tempo, creando confusione tra gli automobilisti e scatenando un’ondata di sanzioni.

Non è un caso che i 4 comuni interessati dagli autovelox installati sulla Telesina (Puglianello, Castelvenere, Paupisi e Torrecuso) abbiano raccolto nel 2022 un totale di 2,8 milioni di euro grazie alle sanzioni elevate tramite questi dispositivi, con un record di 1,5 milioni di euro incassati dal comune di Paupisi, in provincia di Benevento.

Inoltre, in molte zone della Campania si registrano proteste da parte dei cittadini contro i comuni che incassano queste multe senza investire nella manutenzione delle strade. Inoltre, vi è il rischio per le finanze pubbliche, poiché le multe vengono contabilizzate dai comuni, ma in molti casi sono estremamente difficili da riscuotere, ad esempio quando coinvolgono viaggiatori stranieri.

I viaggiatori che affrontano il continuo stop and go sulla Telesina e il rischio di ricevere almeno un paio di multe si troveranno ad apprezzare la presenza di quattro corsie quando raggiungono l’autostrada A1 da Napoli verso Roma. La situazione non è migliore nel Salento, dove i comuni hanno incassato complessivamente circa 23 milioni di euro grazie alle sanzioni elevate tramite gli autovelox lo scorso anno. Ad esempio, il comune di Cavallino ha registrato un aumento delle entrate da zero nel 2021 a 2.520.121 euro nel 2022 grazie al dispositivo di rilevazione della velocità installato sulla statale 16 Lecce-Maglie.

L’amministrazione di Surbo ha incassato 309.580 euro, che salgono a 720.022 euro a Trepuzzi grazie ai tre autovelox installati sulla statale 613 Lecce-Brindisi. Tuttavia, i maggiori introiti sono stati registrati a Melpignano: 2.545.445 euro grazie agli autovelox sulla statale 16 Lecce-Maglie. Esiste anche un caso curioso nel litorale sud del Lazio, dove la statale 213 “Flacca” è disseminata di autovelox: in soli 13 chilometri se ne contano 3 per senso di marcia, che hanno generato entrate per oltre 500.000 euro nel 2022.

Anche chi sceglie di trascorrere le vacanze nei laghi o in montagna corre dei rischi: nelle Dolomiti, il piccolo comune di Colle Santa Lucia (Belluno), con i suoi 340 abitanti, ha registrato entrate di 349.980 euro grazie all’autovelox, mentre l’apparecchio di rilevazione della velocità installato a Torre del Benaco (Verona), sulla costa del lago di Garda, ha sollevato numerose proteste con introiti di 275.519 euro nel 2022. Se si inserisce nel navigatore il percorso Rovereto-Garda, si scopre che lungo i soli 56 chilometri di tragitto sono segnalate circa 15 postazioni autovelox, che sicuramente renderanno felici i comuni durante quest’estate.

Nel tratto tra Bolzano e San Candido (circa 100 chilometri), oggi si segnalano oltre 10 autovelox. “Purtroppo, i dati dimostrano che si continua a confondere la sicurezza stradale con l’esigenza dei comuni di fare cassa”, denuncia il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. “Disperdere autovelox lungo una strada, magari posizionandoli in modo poco visibile o riducendo improvvisamente e senza motivo i limiti di velocità, non garantisce la sicurezza degli automobilisti, ma sembra piuttosto un comodo stratagemma per ottenere introiti dalle multe stradali e coprire i buchi di bilancio”.

Un’altra area critica per gli automobilisti che cercano di accelerare è Ischia, un’isola disseminata di autovelox, soprattutto lungo la strada provinciale che costeggia il comune di Ischia. Sui dispositivi sono presenti limiti di velocità di 30, 40 e 50 km/h. Non sempre c’è un uso intelligente dei misuratori di velocità, poiché i dispositivi vengono posizionati in discesa, quando la velocità aumenta, e in poche centinaia di metri i limiti cambiano.

Il risultato? Centinaia di multe, spesso ai limiti della legalità. In ogni caso, le casse comunali si riempiono. E lo fanno in grande stile, con centinaia di migliaia di euro incassati. La destinazione di queste risorse è ancora da verificare, poiché dovrebbero essere utilizzate per migliorare la viabilità e aumentare la sicurezza stradale. Ma ciò accade veramente?

 

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