Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto, rivelando la sua volontà di mantenere la continuità nelle aziende e nella vita famigliare. Le sue ultime volontà sono state rese note davanti a due testimoni, gli avvocati Luca Fossati e Carlo Rimini, con i figli collegati da remoto. Le aziende chiave, come Fininvest, che controlla il gruppo televisivo Mediaset e Mondadori, rimarranno saldamente in mano alla famiglia, con la primogenita Marina che si prepara a un ruolo di guida.
L’amico di lunga data di Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri, aveva già escluso qualsiasi perturbazione nella famiglia o nell’assetto delle aziende controllate da Fininvest, sottolineando l’assenza di sorprese. Confalonieri, presidente di Mfe-Mediaset, era presente durante l’apertura del testamento e l’assemblea di Fininvest, nonostante non ricopra formalmente alcuna carica. Il notaio milanese Arrigo Roveda, che ha curato lo studio del testamento, si è rifiutato di commentare con i giornalisti.
Al centro del testamento si trova naturalmente Fininvest, che rappresenta una parte significativa del patrimonio della famiglia Berlusconi. La divisione del 61% della holding di famiglia, che era di proprietà diretta di Silvio Berlusconi, è un tema importante. Se un terzo di questa quota venisse suddiviso equamente tra i cinque figli, la maggioranza sarebbe rappresentata da Barbara, Eleonora e Luigi, avuti con Veronica Lario. Se invece questa quota cruciale fosse assegnata a Marina e Pier Silvio, loro avrebbero il controllo della holding. Si è trovata una soluzione di compromesso, con assegnazioni finali che non alterano significativamente gli equilibri tra le due parti della famiglia, ma con una formula di gestione che richiede un ampio consenso per eventuali operazioni straordinarie. Marina, già presidente di Fininvest, ha un ruolo concreto indicato nel testamento.
Le ultime volontà di Berlusconi riguardano anche altri aspetti significativi. Nel patrimonio complessivo, che comprende società quotate, grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità, si stima un valore superiore a tre miliardi. Ovviamente, una parte sarà destinata anche alla compagna Marta Fascina, che dovrebbe mantenere una parte della residenza nella storica Villa San Martino di Arcore. Tra le numerose proprietà immobiliari, che includono lussuose residenze ai Caraibi, si trova anche Villa Certosa in Sardegna. Secondo le indiscrezioni, i figli potrebbero considerare la vendita di Villa Certosa e della società calcistica Monza, per la quale sono stati avviati colloqui con l’imprenditore greco Vaghelis Marinakis, vicino al primo ministro conservatore ellenico Mitsotakis, nonché con fondi d’investimento statunitensi.
L’apertura del testamento di Silvio Berlusconi ha svelato lesue intenzioni di mantenere la continuità nelle aziende e nella gestione familiare. Nonostante la divisione del patrimonio sia un argomento delicato, sembra che sia stata trovata una via mediana per soddisfare entrambe le parti della famiglia Berlusconi. Con la primogenita Marina che si prepara a un ruolo di guida in Fininvest, la holding di famiglia continuerà ad essere gestita dalla famiglia stessa.
È interessante notare che la volontà di Silvio Berlusconi di mantenere la continuità nelle aziende è stata anticipata da Fedele Confalonieri, amico di lunga data, che ha rassicurato sul fatto che non ci sarebbero state perturbazioni nell’assetto delle aziende controllate da Fininvest.
La divisione del 61% della holding di famiglia rappresenta uno dei punti focali del testamento. Sebbene i dettagli precisi non siano stati resi noti, sembra che una soluzione di compromesso sia stata trovata per mantenere un equilibrio tra le due parti della famiglia. L’assegnazione finale non sposterebbe di molto gli equilibri, ma richiederebbe un ampio consenso per le decisioni relative alle operazioni straordinarie.
Il patrimonio complessivo di Silvio Berlusconi, che comprende società, investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità, ha un valore stimato di oltre tre miliardi. È da supporre che una parte di questa eredità sarà destinata alla compagna Marta Fascina, mentre i figli avranno un ruolo importante nella gestione del patrimonio.
L’apertura del testamento di Silvio Berlusconi ha quindi confermato la continuità nelle aziende e la gestione familiare all’interno della “galassia” di Fininvest. Con Marina Berlusconi che si prepara a prendere le redini e con una soluzione di compromesso per la divisione del patrimonio, l’eredità di Silvio Berlusconi sembra destinata a mantenere la sua presenza duratura nel panorama aziendale italiano.