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Sace, esportazioni oltre quota 660 miliardi nel 2023

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Velasco25 Articolo

Le esportazioni italiane sono destinate a registrare una significativa crescita nel prossimo futuro, secondo il ‘Rapporto Export 2023’ presentato da Sace, società che garantisce le imprese italiane all’estero. Secondo il rapporto, si prevede che le esportazioni italiane aumenteranno del 6,8% raggiungendo la cifra di 660 miliardi di euro entro la fine dell’anno. Tale tendenza positiva si manterrà anche nei prossimi anni, con una previsione di crescita del 4,6% nel 2024 e una media annua del 3,8% nei due anni successivi.

Il rapporto, presentato dalla Ad di Sace, Alessandra Ricci (nella foto), sottolinea che la transizione energetica e la rivoluzione digitale stanno giocando un ruolo sempre più importante nel determinare la capacità delle imprese italiane di competere sui mercati esteri. L’investimento in nuove tecnologie, come l’Industria 4.0 e l’intelligenza artificiale, è considerato fondamentale per le imprese che desiderano presidiare i mercati internazionali. Tuttavia, per sfruttare appieno tali opportunità, sono necessari anche la formazione e nuovi modelli di business.

Sace evidenzia che le imprese che investono nell’Industria 4.0 e che riescono a innovare il proprio modello di business hanno una probabilità di esportare superiore del triplo rispetto a quelle che investono senza apportare modifiche significative al loro modo di operare.

Nel rapporto del 2023, Sace ha analizzato per la prima volta l’export di beni ambientali, rilevando un aumento significativo delle esportazioni italiane in questo settore. Grazie agli ingenti investimenti per la transizione energetica in corso, si prevede una crescita del 9,3% delle esportazioni di beni ambientali quest’anno, seguita da un aumento del 9,7% l’anno prossimo e da un’accelerazione fino al 14% annuo medio nel periodo 2025-2026.

Tra le aree di maggiore crescita individuate da Sace, spiccano i Paesi del Golfo, tra cui l’Arabia Saudita (+15,6%) e gli Emirati Arabi Uniti (+10%). Anche la Cina (+17%), l’India (+10,3%), la Thailandia (+13,5%), il Vietnam (+8,1%), il Messico (+8,4%) e il Brasile (+7,2%) sono considerati mercati in forte crescita. Questi Paesi stanno affrontando un processo di transizione energetica e trasformazione digitale, offrendo opportunità significative per le imprese italiane.

Le esportazioni verso gli Stati Uniti registreranno un aumento del 6%, mentre emerge anche la Croazia (+14,4%), entrata nell’Eurozona lo scorso gennaio e considerata una porta d’ingresso ai mercati della regione balcanica.

Le prospettive positive per le esportazioni italiane rappresentano una notizia incoraggiante per il settore produttivo del paese, fornendo nuove opportunità di crescita e sviluppo. Tuttavia, è importante che le imprese italiane contino su un sostegno adeguato da parte delle istituzioni e che siano in grado di adattarsi alle nuove dinamiche del mercato internazionale, investendo in tecnologie innovative e rafforzando la propria competitività. Solo così potranno sfruttare appieno le opportunità offerte dalla transizione energetica e dalla rivoluzione digitale e consolidare il loro posizionamento sui mercati globali.

 

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