L’architettura come luogo in cui converge un’ampia gamma di discipline che abbinano visione artistica ed eccellenza tecnica. E come accade in orologeria, la forza del design riflette la passione per la precisione, le prestazioni e l’estetica. Ecco che, per la quinta volta, Rolex è partner esclusivo e orologio ufficiale della Mostra internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Da oltre mezzo secolo, Rolex è partner di alcuni degli artisti più talentuosi e delle principali istituzioni culturali a livello mondiale, per celebrare l’eccellenza e contribuire a perpetuare il patrimonio artistico, creando un legame tra passato, presente e futuro.
Ma Rolex si è distinta anche per la committenza d’architettura scegliendo per i propri edifici costruiti in giro per il mondo grandi firme come quelle di Michael Graves (Lititz Watch Technicum, Pennsylvania, Stati Uniti), Fumihiko Maki (Rolex Toyocho Building, Tokyo, Giappone), gli architetti di SANAA Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa (Rolex Learning Center presso l’EPFL, Losanna, Svizzera), Kengo Kuma (per una torre uffici di sette piani a Dallas, Texas), e Sir David Chipperfield, insignito quest’anno del Nobel dell’architettura, il premio Pritzker, e incaricato più recentemente del progetto di ristrutturazione della sede di Rolex USA a New York.
Parliamo di una torre di 25 piani dai volumi sovrapposti e frastagliati, progettata per ottenere la certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) Platinum, il massimo livello di certificazione ambientale e sostenibilità dei consumi energetici; sarà il biglietto da visita di Rolex negli Stati Uniti.
Intanto a Melbourne, l’architetto australiano Peter Miglis dello studio Woods Bagot ha riportato l’edificio art déco che ospita la sede di Rolex Australia, classificato patrimonio storico, al suo antico splendore, applicando al contempo uno standard di sostenibilità. Questo progetto di ristrutturazione è anche in mostra al Padiglione Rolex ai Giardini della Biennale di Venezia.
Non solo, la nozione di trasmissione della conoscenza alle generazioni future è parte integrante di Rolex, nell’ambito dell’orologeria ma anche della cultura e delle arti, da qui l’impegno della casa ginevrina a promuovere il futuro dell’architettura e la condivisione di nuove idee tra le generazioni attraverso l’iniziativa ‘Rolex Maestro e Allievo’: un programma che fornisce supporto a giovani artisti affiancando talenti emergenti di varie discipline a grandi maestri, per un lungo periodo di mentoring e collaborazione creativa.
Hanno già aderito in qualità di Maestri Álvaro Siza, Kazuyo Sejima, Peter Zumthor, Sir David Chipperfield e Sir David Adjaye; e per l’edizione 2023/2024 la collaborazione coinvolge l’architetta francese Anne Lacaton, dello studio francese Lacaton & Vassal (vincitori, tra l’altro, nel 2019 del premio europeo per l’architettura contemporanea, il premio Mies van der Rohe), e in veste di allieva la giovane architetta armeno-libanese Arine Aprahamian.
Nel corso degli anni, proprio la Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia ha rappresentato l’occasione per mostrare i lavori realizzati dai maestri e dagli allievi, mettendo in evidenza la loro missione tesa a creare un mondo migliore e più sostenibile. Tre le sezioni della mostra di quest’anno: materiali, artigianato e artigiani. “Mettendo in risalto i materiali utilizzati da Rolex nelle sue boutique del mondo intero – spiegano da Rolex – si dà ai visitatori l’opportunità di vivere un’esperienza sensoriale nell’universo del marchio. Il mondo di Rolex si contraddistingue per l’eccellenza dei materiali che vanno dal marmo al travertino, allo stucco e al vetro, e che sono in gran parte prodotti in Italia, nei pressi di Venezia. I filmati che arricchiscono la mostra illustrano il lavoro degli abili artigiani che trasformano questi materiali in superfici e oggetti di grande bellezza. Le caratteristiche degli orologi Rolex, come la lunetta zigrinata e la lente Cyclope che ingrandisce la data su numerosi modelli Oyster, sono una costante fonte d’ispirazione per il design”.
