PGIM_970x250_HEADER

Smart Puglia, la regione delle startup

PGIM_970x250_ARTICOLO
Velasco25 Articolo

Punta a innovare la Pubblica amministrazione, inserisce il trasferimento tecnologico fra gli obiettivi dell’azienda locale per l’innovazione e porta 10 startup in Silicon Valley. Stiamo parlando della Puglia, la Regione che crede in un Sud motore del Paese e ha sviluppato un programma di valorizzazione delle risorse locali, che l’ha portata a contare 90mila imprese femminili, circa 40mila giovanili, 21mila imprese avviate da stranieri, e poco meno di mille startup – il 4,75% del totale nazionale – secondo il report pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).

Con 633 startup innovative, la Puglia si piazza all’ottavo posto fra le regioni italiane, mentre la città metropolitana di Bari si attesta quinta nella classifica delle città più innovative d’Italia, dopo Milano che è in testa, seguita da Roma, Napoli e Torino.

“Negli anni la Puglia è diventata attrattiva dal punto di vista economico e finanziario” racconta Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico, a sottolineare l’importante cambio di prospettiva “che ha portato aziende del mondo digitale e manifatturiero a investire sul territorio, non più solo alla ricerca di braccia e manodopera, come avveniva un tempo, ma perché qui hanno trovato innovazione e cervelli”. Anche il tipo di investimenti programmatici si è evoluto nel tempo, passando dall’incentivazione meramente economica per lo sviluppo di nuove imprese – tipico dei primi anni 2000 – fino all’attuale visione prospettica che è alla base del progetto ‘Smart Puglia’, che segue il lancio del fondo Equity Puglia e prevede lo stanziamento di 60 milioni di euro.

“Una visione che fa sì che i ragazzi tornino in Puglia, perché può essere la terra delle opportunità e non solo delle opportunità perse”. Gli investimenti riguardano settori tecnologici strategici, come quello del digitale e dello Spazio, del trasferimento tecnologico, e questo, aggiunge Delli Noci “ha creato le condizioni per la nascita di nuovi distretti, con insediamenti industriali e produttivi di altissimo profilo. A partire dal post pandemia, poi, tanti giovani hanno cominciato a rivalutare i vantaggi del ‘vivere al Sud’, grazie al fenomeno diffuso del south working sono tornati a immaginare che la Puglia sia il luogo in cui lavorare e vivere”.

E quindi ben vengano le riflessioni sulla blue economy che, come spiega l’assessore, “sono da intendersi in un’ottica di convergenza rispetto ad attività dipartimentali, realizzate in maniera differente, perché attorno al mare si possono creare delle condizioni di aumento dell’occupabilità” e nuova industrializzazione. “Penso alla conversione industriale della nautica che sta avvenendo a Taranto”, sottolinea Delli Noci, e poi c’è “la logistica, che è una delle opportunità su cui stiamo creando le condizioni per rafforzare i quattro porti pugliesi, in un’ottica di reshoring industriale”. Infine la “green economy, altro tema cardine utile ad incentivare la sostenibilità del nostro territorio”.

L’idea dell’assessore è quella che si debba puntare a “riconvertire, da un punto di vista energetico, le imprese più energivore – come ad esempio la stessa Ilva – costruendo una strategia basata sull’idrogeno come vettore energetico su cui sviluppare una riconversione industriale, ma anche sviluppando una nuova strategia energetica da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di ridurre i costi in un territorio che mira ad essere l’hub energetico italiano”.

Lavorare a una strategia di internazionalizzazione, questo è il leitmotiv che segna la “visione strategica della Puglia, che porta ad un indirizzo industriale moderno volto ad attrarre nuovi investimenti”, spiega infine l’assessore, aggiungendo che questa “è la parte più importante su cui coinvolgere nuove imprese”.

In quest’ottica va letta, fra l’altro, la scelta di valorizzare l’ecosistema dell’innovazione di Regione Puglia nei mercati internazionali, come lo Smau di San Francisco dove, in collaborazione con Ita – Italian trade agency, e Innovit – italian innovation and culture hub- la Puglia ha portato dieci delle più innovative startup locali. O come la scelta di essere partner del Forum Innovazione di Fortune Italia che, come spiega l’assessore “è stata per noi l’occasione imperdibile per raccontare la visione di un territorio in crescita, in un contesto di rilievo e con interlocutori nazionali”.

Legare l’incentivazione dei nuovi fondi europei ad una politica industriale è stata una scelta vincente, secondo Delli Noci. Guardando al “caso Puglia, questo consente di valorizzarne i pivot di assoluto livello”. In primis il settore aerospaziale, su cui la regione sta generando un indotto importante – che oggi impiega più di 7.500 addetti.

Racconta Delli Noci: “L’unico spazio-porto italiano si trova a Grottaglie, che punta a diventare un hub spaziale strategico, e stiamo lavorando con Enac per rafforzare l’aeroporto di Grottaglie, che è già un polo industriale di riferimento”. Abbiamo dimostrato che la Puglia sa stare al passo e che il Sud può essere competitivo, puntando sulla qualità dei singoli territori

PGIM_300x600_ARTICOLO side
PS25 Box

Leggi anche

Ultima ora

Iscriviti alla nostra Newsletter

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.