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Migrazioni, la lezione di Brunetta al Festival Internazionale della Geopolitica Europea

Si è conclusa con successo la Terza Edizione del Festival Internazionale della Geopolitica Europea, svoltosi a Venezia Mestre presso il Museo del Novecento – M9. La terza giornata dei lavori si è aperta con un video messaggio di Emma Bonino, già Ministro degli Esteri e Commissaria europea, incentrato sulle dinamiche contemporanee dell’Europa, l’importanza di tutelare i diritti umani con gli strumenti giuridici della Corte Penale Internazionale e con un approfondimento specifico sugli errori commessi nel complesso scacchiere politico della Libia.

Successivamente è intervenuto Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, che ha approfondito l’attualità europea e i nuovi e probabili scenari dell’Italia nell’era dell’aggressione russa all’Ucraina, ricordando la visita per la prima volta in Italia del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dall’inizio dell’invasione russa.

Successivamente, estremamente seguito e apprezzato è stato l’intervento di Renato Brunetta, già ministro della Pubblica Amministrazione del Governo Draghi e Presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, da pochi giorni alla testa del Cnel.  Brunetta ha partecipato al Festival Internazionale della Geopolitica Europea, in un importante momento di confronto e condivisione per far conoscere, alle tante personalità italiane e internazionali, la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità e i tanti progetti innovativi e sostenibili avviati per rilanciare la Città.

All’autorevole panel di lavoro, insieme a Renato Brunetta, hanno partecipato Marco Alverà, AD Tes; Marco Sesana, General Manager Generali; Vincenzo Marinese, Vice Presidente di Confindustria Veneto Est e Claudio Cerasa, Direttore del quotidiano “Il Foglio”.

“La geopolitica, generalmente, traccia dei confini tra la cooperazione e la conflittualità. Le logiche conflittuali o competitive contrastano con la sostenibilità e solo pensando al futuro si possono superare tali dinamiche, ma il futuro non vota oggi. Venezia in tale ottica è un esempio eccezionale, una città unica all’interno di una laguna, creata spendendo una quantità enorme di risorse. Risorse generate dagli stessi veneziani, che si sono affermati geopoliticamente come un esempio di strategia commerciale, culturale ed economica. Attraverso la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità vorrei riproporre le stesse logiche con le tecnologie di oggi, la cantieristica innovativa, le innovazioni, la scelta della cultura e mettendo insieme modernità e sostenibilità”, ha ribadito Renato Brunetta.

Molto apprezzato l’intervento di Brunetta anche su geopolitica e migrazioni. “Le migrazioni da offerta sono di gente che scappa dal proprio paese per disperazione , la fuga è fuga distruttiva sia per il paese di origine che per chi accoglie” ha spiegato il presidente Brunetta. “Altro è la migrazione da domanda: che crea crescita” perché i migranti occupano posti lavorativi che chi risiede nel paese non vuole più fare, come gli italiani o i turchi nella Germania degli anni 50. “Bisogna dunque non confondere le due cose: il primo è un fenomeno geopolitico, il secondo è un fenomeno economico e sociale”, ha spiegato Brunetta, osservando ancora che la migrazione da domanda “produce ricchezza, è un valore aggiunto”e “non crea problemi discriminatori”, mentre “la migrazione da offerta è un costo” e servirebbe più migrazione da domanda per riequilibrare la situazione.

In conclusione, vi è stata la lettura del messaggio di Antonio Tajani, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ha salutato i lavori del Festival ricordando anzitutto la brutale aggressione russa contro l’Ucraina e le sue conseguenze sulla sicurezza dell’Europa e sugli approvvigionamenti energetici, alimentari e di altre materie prime critiche in tutto il mondo.

“Queste conseguenze aggravano anche crisi e fattori di instabilità già presenti in altre aree geografiche vicine all’Italia, nei Balcani, nel Mediterraneo, in Africa, e alimentano povertà, terrorismo, migrazioni. Nel continuare a sostenere l’Ucraina con alleati e partner, in Europa, nell’Alleanza Atlantica e nel G7, il Governo italiano è impegnato a difendere i valori che definiscono la nostra stessa identità: democrazia, libertà, giustizia, diritti e centralità della persona. Questi valori sono la nostra stella polare, guidano la nostra azione per assicurare stabilità e prosperità”, ha dichiarato il ministro degli Esteri”, ha ribadito il ministro degli Esteri. Il Festival è giunto alla conclusione della sua terza edizione con un originalissimo contributo artistico, pianoforte e voce, di Carlotta Melchiori, artista soprano che ha tenuto un’esecuzione, in anteprima assoluta, dell’ “Inno dei Diritti dell’Umanità”, in italiano e in inglese.

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