PGIM_970x250_HEADER
egizi vino salute
Adyen Articolo
Velasco25

L’utilizzo cosmetico di uva e vino ha una storia (molto) antica. La scienza moderna ha catalogato una vera miniera di principi attivi preziosi, trasformandoli in ingredienti da usare a casa e nella spa. La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di ottobre 2022.

Ritrovare luminosità, attenuare i segni del tempo, cancellare le macchie e nutrire la pelle. “L’arrivo dell’autunno è il momento migliore per quella che possiamo definire ‘terapia del vino’. Una serie di trattamenti estetici che oggi si possono fare in spa, ma anche in casa, sfruttando cosmetici ricchi dei principi attivi che derivano dall’uva, dal vino e dalla vite”. Parola di Myriam Mazza, farmacista cosmetologa e spa manager, che sottolinea come in questo periodo dell’anno “la parola chiave è nutrire la pelle”, messa a dura prova da sole, mare, vento. “I cosmetici a base di principi attivi derivati dall’uva e dal vino sono particolarmente efficaci contro l’invecchiamento cutaneo, hanno proprietà antiossidanti, rassodanti, schiarenti e illuminanti, anti-infiammatorie e protettive”. Scopriamoli.

Una storia antica

Uva e vino sono considerati ingredienti ideali per la cura della pelle sin dall’antico Egitto. Qui due divinità sovrintendevano alla cosmesi: Bes (protettore dei cofanetti dei cosmetici) e Thot, il dio della saggezza (che presiedeva alla preparazione di profumi e formulazioni cosmetiche). Le più antiche ‘etichette’ da vino che la storia tramandi sono proprio egiziane, mentre la raccolta dell’uva, la sua spremitura, la conservazione del ‘succo’ nelle anfore e la preparazione di banchetti con grappoli offerti al defunto sono presenti in pitture e bassorilievi. Il vino, simbolo di rinascita, era fra i doni presenti nei corredi funerari. “Nell’antichità il mosto si metteva sul viso e già nel Medioevo erano stati notati gli effetti di bagni e impacchi con i prodotti della lavorazione dell’uva”, racconta Mazza.

I principi attivi

“Il vino è ricco di calcio, sali minerali, vitamine C-B-E. Fra gli attivi più interessanti c’è la grande famiglia dei polifenoli, fra cui il più rappresentativo è il resveratrolo: presente sulla buccia dell’acino, ha un’attività antiossidante potentissima e contrasta i danni dei radicali liberi. Il resveratrolo inoltre – aggiunge la cosmetologia – riduce la sintesi di melanina e dunque illumina l’incarnato. Un’azione particolarmente importante dopo l’estate”, quando l’esposizione al sole può aver favorito la presenza di macchie e discromie.

“Non dimentichiamo poi la viniferina, estratta in particolare dalla linfa dell’uva, che ha una preziosa capacità anti-macchia. O l’acido gallico (prodotto dalla pianta per combattere la proliferazione cellulare, ndr), dalla potente azione antiossidante”. Inoltre è presente la quercetina, “un flavonoide (oltre che nel vino rosso la troviamo anche in agrumi, olio di oliva, cipolle e tè verde) dall’attività antiossidante, utile anche per il microcircolo”.

L’origine della vinoterapia

“La vinoterapia è esplosa all’estero. In passato nei vigneti francesi le donne amavano spalmarsi sul viso e sul corpo la linfa della vite. Già allora se ne intuiva l’effetto benefico sulla pelle. Alcune case cosmetiche francesi decisero di studiare la linfa della vite e di estrarre i principi attivi amici della pelle. Pensiamo solo che la viniferina ha un’attività 3 volte superiore alla vitamina C”, dice Mazza.

Oggi non serve più andare Oltralpe: anche in Italia molte aziende vitivinicole hanno sviluppato la wine-terapy e una serie di trattamenti da fare in spa. I più richiesti sono peeling con zucchero e uva, massaggi, bendaggi e bagni nella tinozza. “L’olio di vinaccioli rende elastica la pelle e il massaggio con questo prodotto non solo elimina le tossine, ma interviene anche sulla tonicità”, assicura Mazza.

Un ingrediente circolare

“Il vino in cosmesi rientra nella circular economy: i prodotti ‘di scarto’ diventano miniere di principi attivi. Basti pensare che il resveratrolo viene estratto dalla buccia. Dunque si tratta di un approccio davvero green, all’insegna della sostenibilità”. Circolare come un chicco.

La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di ottobre 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.