Passo in avanti per la modernizzazione delle ferrovie nel Sud. La Corte dei conti ha approvato il contratto di finanziamento con la Bei per il prestito da due miliardi sottoscritto dal Ministero dell’Economia e finanze che servirà a realizzare l’ammodernamento della tratta Napoli/Bari. Insieme all’entrata in esercizio del terzo valico e del rifacimento dei binari in Liguria, la Napoli/Bari è uno dei tre progetti infrastrutturali ritenuti indispensabili dagli esperti di trasporto ed è inserita nel corridoio ferroviario europeo Scandinavo-Mediterraneo, che collega il Nord Europa con Germania e Sud Italia.

Il rifacimento della tratta è in mano a Rete ferroviaria italiana, del gruppo Ferrovie dello Stato, che ha già avviato gare e aperto cantieri per aggiornare i circa 150 chilometri di binari che oggi richiedono circa tre ore per essere coperti. La trasformazione della rete consentirà una riduzione di circa un’ora sui tempi attuali. Il costo complessivo è stimato in circa sei miliardi di euro.

La Corte dei conti ha registrato, a ridosso di Natale, il contratto di prestito che lo Stato ha chiesto alla BEI che prevede l’erogazione di una prima tranche da 800 milioni di euro, su un finanziamento totale di 2 mld di euro. Il progetto prevede il raddoppio del binario con incremento della velocità fino a 200 chilometri orari.