Il PIl globale è tornato sopra i livelli pre-Covid e l’Italia può sorridere perché cresce più del previsto: per il 2021 è atteso infatti un +5,9%. E’ quanto si legge nell’ultimo interim Economic Outlook dell’Ocse.
Per l’anno in corso, l’organizzazione stima una crescita globale del 5,7%, con una leggera limatura al ribasso di 0,1 punti percentuali rispetto alle previsioni del maggio scorso, mentre sul 2022 indica un più 4,5%, in questo caso rivisto al rialzo di 0,1 punti. Per quanto riguarda l’Italia, il Pil 2021 viene rivisto al rialzo di 1,4 punti rispetto a maggio, mentre per il 2022 si prevede un + 4,1% (in questo caso in calo di di 0,3 punti).
Secondo la capo economista dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Laurence Boone “lo shock si sta diradando”, ma “i rischi restano elevati”. A suo giudizio, a differenza di quanto avvenuto in passato, in particolare durante la grande crisi finanziaria, questa volta l’eurozona ha saputo rispondere alla crisi pandemica in modo “fantasticamente veloce e imponente” e ora la ripresa del blocco “è su un percorso molto buono”. Tuttavia, aggiunge, “bisogna ora prevedere finanze pubbliche più efficienti, basate sull’investimento nel capitale fisico e umano, per accompagnare una normalizzazione senza contrasti della politica monetaria una volta che la ripresa sarà solidamente avviata”.
La crescita economica nel mondo – osserva l’Ocse – è aumentata quest’anno, grazie al forte sostegno pubblico, alla continua diffusione di vaccini efficaci e al graduale riavvio di molte attività economiche, in particolare nei settori dei servizi. Tuttavia, in alcuni Paesi dove la produzione ha ripreso il suo livello pre-pandemia, come negli Stati Uniti, “l’occupazione rimane al di sotto di quello che era prima della crisi“. In altri, soprattutto in Europa, “l’occupazione è stata ampiamente preservata, ma la produzione e il totale delle ore lavorate non sono ancora del tutto recuperate”.