Giustizia e non solo. Sprint finale agostano per il Parlamento. In primo piano c’è, ovviamente, la riforma Cartabia dopo il faticoso compromesso raggiunto in Consiglio dei ministri. Superato ieri il voto sulla pregiudiziale di costituzionalità, oggi si voterà la doppia fiducia sul provvedimento che di fatto riscrive il ddl sul processo penale by Alfonso Bonafede. Salvo sorprese, per domani è previsto il via libera di Montecitorio. Poi la parola passerà al Senato.
Ma non sarà l’unica fiducia. Da mercoledì sarà il turno del cosiddetto decreto P.A. già approvato da palazzo Madama, che va convertito entro l’8 agosto, pena la decadenza. Inevitabile dunque che si ricorra nuovamente al voto di fiducia.
Tempi stretti e ritmi serrati anche al Senato, impegnato a convertire in legge il decreto sulla Cybersicurezza, già approvato dalla Camera e da licenziare in via definitiva entro il 13 agosto.
A seguire, mercoledì e giovedì, il calendario dell’Aula di palazzo Madama prevede l’esame del decreto Salvaguardia di Venezia e tutela del lavoro (voto finale entro il 20 agosto, scade il 18 settembre), e il ddl Rendiconto 2020 e Assestamento 2021 (votazioni finali, recita l’ordine del giorno).
Ma per mercoledì è stata fissata anche un’informativa nelle commissioni Finanza di Camera e Senato del ministro dell’Economia, Daniele Franco, sul dossier Mps-Unicredit che sta agitando la maggioranza.