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Ricerca italiana vincente, l’ideatore di BabelNet celebrato all’Erc

ricerca Navigli

Una bella storia di ingegno italiano celebrata dall’European Research Council (Erc). Nel corso della cerimonia di premiazione dei primi 10.000 vincitori di un grant Erc, tra i protagonisti c’era anche l’italiano Roberto Navigli, ideatore e capofila di uno dei 15 progetti con cui l’Erc ha trasformato la scienza.

Roberto Navigli, professore del Department of Computer Science dell’Università Sapienza di Roma, ha portato proprio grazie a (rilevanti) fondi europei la sua idea non solo a svilupparsi in un importante progetto di ricerca, BabelNet, ma anche in uno spinoff universitario ipertecnologico, “che lavora ormai da alcuni anni con importanti multinazionali ed enti pubblici”.
Così oggi lo scienziato italiano è stato selezionato insieme ad altri 2 colleghi per illustrare la propria esperienza alla cerimonia Erc. “E’ stato emozionante – ci racconta lo scienziato – Erc ha voluto evidenziare alcuni dei grandi successi di questo programma. Insieme a me c’era l’ideatore del vaccino anti-Covid BioNTech. La ragione per cui i miei due progetti sono stati selezionati”, aggiunge Navigli, che in effetti si è aggiudicato due grant Erc, “è che dopo due anni dal primo progetto, abbiamo portato sul mercato il frutto di quella ricerca”.
Sfruttando l’intelligenza artificiale “ho infatti fondato uno spinoff universitario e creato il più grande dizionario multilingue elettronico del mondo, che contiene più di 20 milioni di voci in
500 lingue”. Un progetto enciclopedico, che agli appassionati può ricordare l’aureo droide protocollare di Star Wars (“Magari!”, commenta con un sorriso lo scienziato).
Un’idea ingegnosa, ma anche un esempio di successo del trasferimento della ricerca all’industria. La start up di Navigli “in 5 anni è arrivata a 25 dipendenti ed è ormai un’azienda che lavora con grandi multinazionali. Non solo, abbiamo fatto un’azienda di successo senza ricevere un euro dalle banche, ma solo con i finanziamenti del contribuente”. Quasi 3 milioni di euro. “Oggi, ad esempio, lavoriamo con l‘Ente europeo dei marchi, che utilizza la nostra ricerca per interpretare i marchi registrati in 23 lingue”.
Lo scienziato, che si sta trasferendo al Diag (Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale) della Sapienza, diretto da Tiziana Catarci, è entusiasta.

Ma che cos’è BabelNet? “E’ un dizionario per computer innovativo”, spiega Navigli. “Ciò che lo rende diverso è che rappresenta il linguaggio come una relazione tra concetti. Ciò significa che le query non vengono eseguite a parole, ma in base ai concetti. I concetti correlati vengono quindi collegati, come in Wikipedia.

“Questo super-traduttore viene utilizzato da più di 1.000 università in tutto il mondo. Anche gli studenti di lingue fanno uso di BabelNet quotidianamente, per trovare frasi e per chiarire le ambiguità dei testi tra le lingue. “Questo ha portato anche alla creazione della nostra azienda, Babelscape, qualcosa che io stesso all’inizio non mi sarei mai aspettato”, afferma Navigli.

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