Il sì al Decretone è arrivato con 149 voti favorevoli, 110 no e quattro astenuti. Ora, dopo una seduta del Senato dai toni molto tesi, il provvedimento che contiene le due misure bandiera del reddito di cittadinanza e di quota cento passa alla Camera.
La tensione è esplosa più volte durate la seduta. Con tanto di interruzione dei lavori quando i senatori Fi si sono alzati dai banchi dell’Aula indossando gillet blu con su scritto “Sì lavoro, No bugie”, durante l’intervento della capogruppo Annamaria Bernini. “Il folklore appartiene alle piazze e non a quest’Aula, sospendo la seduta”, è intervenuta la presidente Casellati dicendo “è una vergogna”. LA sospensione, durata pochi minuti, ha seguito alla bagarre che si è scatenata durante l’intervento della pentastellata, e vicepresidente del Senato, Paola Taverna, che ha più volte attaccato il Partito democratico, a partire dall’ “elemosina” degli 80 euro, difendendo invece a spada tratta il reddito di cittadinanza. Il Pd non è rimasto in silenzio, alzando la voce e costringendo anche la presidente Elisabetta Casellati ad intervenire per richiamare tutti all’ordine.

ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Nel corso delle dichiarazioni di voto sul decreto, Taverna non ha risparmiato critiche e provocazioni a nessuno dei governi che hanno preceduto quello gialloverde, cominciando proprio da quello a guida Renzi, intervenuto poco prima in Aula per criticare il provvedimento. Di fronte alle reazioni dei colleghi, molti alzatisi in piedi, Taverna si è quindi rivolta a Casellati. “Li mandiamo a sedere presidente?”, ha incitato. “Si limiti a fare una dichiarazione di voto tranquilla”, la replica della presidente.