Entro 10 anni l’Italia potrebbe essere il punto di riferimento nel mondo di Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce. Un’occasione d’oro per le Pmi italiane. “Siamo convinti che l’Italia abbia il potenziale”, afferma Wang Mingqiang, general manager di AliExpress da un anno. “Per i prossimi 5-10 anni faremo dell’Italia il primo Paese di riferimento per la vendita in Italia, in Europa e nel mondo, generando volumi di miliardi di euro o dollari”, spiega.
Alibaba Group prosegue così la sua corsa nell’e-commerce globale e prepara la svolta “glocal” mettendo proprio l’Italia e le sue Pmi al centro delle strategie di AliExpress, la piattaforma retail che ora permette ai consumatori nel mondo di acquistare direttamente in Cina da produttori e distributori. Wang Mingqiang non ha dubbi sulla scelta e dice, quasi tutto d’un fiato, di “aver avuto una grande impressione” del Belpaese e del made in Italy, grazie alla miscela unica di diversità di aziende e prodotti, di tradizione e innovazione.
Nel campus di 30.000 persone di West Wenyi Road ad Hangzhou, nello Zhejiang, Wang spiega all’Ansa i piani che vedranno a fine marzo (magari alla presenza del patron Jack Ma) il lancio della piattaforma in Italia destinata prima ai venditori italiani, soprattutto Pmi, con l’ambizione della proiezione globale.
