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Bazoli e Massiah a giudizio. Ubi: accuse infondate

Il gup di Bergamo ha disposto il rinvio a giudizio per il banchiere Giovanni Bazoli, l’amministratore delegato di Ubi Victor Massiah e per gli altri 29 imputati (compresa la banca come persona giuridica). Le accuse per le quali il pm Fabio Pelosi aveva chiesto il rinvio a giudizio sono ostacolo all’esercizio degli Organismi di vigilanza e presunte irregolarità nella raccolta delle deleghe in vista dell’assemblea del 2013 che avrebbe determinato la governance di Ubi. Il processo comincerà il 25 luglio.

Ubi Banca “prende atto con rammarico” della decisione del giudice dell’udienza preliminare di Bergamo, che ha disposto il rinvio a giudizio dell’istituto e di alcuni suoi esponenti, ma nel contempo “è certa e ribadisce che il dibattimento, entrando nel merito, dimostrerà l’infondatezza delle accuse rivolte all’ente e ai propri esponenti, ritenendo che non vi sia stato alcun ostacolo alla Vigilanza, alcun patto occulto, alcuna omissione informativa, alcuna influenza nel determinare la maggioranza assembleare”.

Il gruppo bancario è convinto che “Al contrario troverà conferma il costante e scrupoloso rispetto di leggi e regolamenti,l’adozione di regole rigorose di governance e la trasparenza di condotta da parte della Banca stessa”. Viene poi ricordato che “l’assenza di un qualsivoglia occultamento dell’assetto di governance di Ubi Banca” è già stato confermato dalla sentenza del 17 maggio 2017 della Corte di Appello di Brescia, che ha annullato le sanzioni amministrative inflitte da Consob, confermando l’insussistenza dei fatti contestati. “Tutti i componenti dei consigli e del management aziendale – conclude la nota – continueranno a svolgere le loro funzioni e a fornire ogni giorno il massimo sforzo di assistenza ai propri clienti, ai territori e alle istituzioni, consapevoli del ruolo che l’istituto svolge nel sistema Paese”.

Interviene poi lo stesso Bazoli. “Nessun ostacolo alla vigilanza da parte mia. Prendo atto della decisione, che era prevedibile in considerazione dei limiti propri dell’udienza preliminare. Il dibattimento sarà certamente la sede più adeguata per accertare che l’intero impegno da me dedicato alla nascita e all’avvio di Ubi è stato improntato alla massima correttezza e trasparenza”.

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