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Poste, Del Fante: in Borsa stiamo soffrendo tutti

In Borsa soffrono tutti, non solo Poste. “C’è poco da rispondere. Basta osservare gli ultimi giorni: purtroppo ne stiamo soffrendo tutti del quadro generale”, spiega l’Ad Matteo Del Fante, rispondendo a una domanda degli azionisti in assemblea sull’impatto sul titolo dell’andamento dei mercati legato alla situazione politica. “Cosa può impattare maggiormente nel nostro piano in termini di valorizzazione delle azioni? Da parte degli investitori internazionali che abbiamo visitato in questi mesi, dopo il lancio del piano industriale, l’attenzione maggiore è sulla sfida importante che ci siamo posti per la consegna di pacchi: riuscire a diventare il soggetto di riferimento con al maggior quota di riferimento” cavalcando la crescita dell’e-commerce. Quanto invece alla ricerca di un partner assicurativo per il settore auto “Non ci sono novità. Siamo ancora in selezione”.

Rispondendo alle domande degli azionisti Matteo Del Fante ha ripercorso e confermato la linea del piano strategico ‘Deliver 2022′ presentato al mercato a fine febbraio. E’ confermata la nuova politica dei dividendi, quindi “l’incremento del 5% di valore assoluto di anno in anno fino al 2020”, con una “sostenibilità del dividendo che abbiamo definito non solo sostenibile ma anche conservativo”. Del Fante ha ricordato che rispetto alla precedente politica dei dividendi varata con la quotazione in Borsa a fine 2015, e che prevedeva la distribuzione ai soci dell’80% dell’utile, “il passaggio ad un dividendo fisso fa scendere la percentuale a circa il 60% dell’utile, è quindi più sostenibile del passato”. L’A.d ha ribadito le opportunità legate al recente accordo con Intesa Sanpaolo che “permette di offrire prodotti che Poste non può dare ai propri clienti”. Il piano “da una risposta chiara”, ha ribadito ancora Del Fante, sulla nuova linea di azione di Poste, nell’equilibrio tra business tradizionale, prodotti finanziari e nuove opportunità: “Puntando sulla consegna in crescita dei pacchi in ambito e-commerce rimettiamo al centro della nostra attività tradizionale di recapito. Vuol dire anche il recapito di pacchi: ci siamo posti un obiettivo molto sfidante sulla quantità di pacchi consegnati dalla nostra rete di portalettere”.

E se colossi come Amazon dovessero lanciare una propria rete di consegne “la concorrenza fa bene al mercato”: sta a Poste – sottolinea Del Fante – ” fornire servizi di qualità a costi competitivi” Intanto “il settore assicurativo resta centrale e questo si tradurrà in una serie di prodotti nelle varie classi e nei vari rami assicurativi”. E sul fronte dell’organico, ha ricordato, “non ci sono progetti di riduzione forzata ma accompagniamo uscite per anzianità e le bilanciamo con un piano di assunzioni” mirate per garantire l’ingresso delle competenze necessarie per il progetto di trasformazione previsto dal piano industriale.

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