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Occupazione: tasso più alto dal 2008, al massimo storico quella in ‘rosa’

In un Paese che naviga ormai da tempo in un mare di incertezze e polemiche sul tema della disoccupazione, dai dati Istat sono emersi numeri positivi che lasciano ben sperare l’Italia dei lavoratori. E’ dal periodo pre-crisi (2008) che non si registravano tassi di occupazione così elevati (23 milioni 382 mila occupati a maggio, pari al 58,8%) con un particolare accento su quelli in ‘rosa’ che sono al massimo storico: l’occupazione femminile, infatti, a maggio tocca il 49,7%, salendo di 0,2 punti percentuali rispetto ad aprile. Il livello più alto mai registrato dall’inizio delle serie storiche (partite nel 1977).

Cala poi la disoccupazione, al minimo dal 2012: a maggio il tasso è sceso al 10,7%, in calo di 0,3 punti percentuali su base mensile. Lo rileva l’Istat, sottolineando che si tratta del livello più basso da agosto del 2012. L’Istituto fa notare come la stima delle persone in cerca di occupazione a maggio registri un “forte calo” (-2,9%, pari a -84 mila). Il numero dei disoccupati così scende a 2 milioni 793 mila.

A maggio la crescita congiunturale dell’occupazione coinvolge entrambi i sessi: uomini (+80 mila) e donne (+35 mila). Guardando agli ultimi dodici mesi, l’Istat ha evidenziato una crescita occupazionale del 2,0% (+457 mila). In particolare, è stata registrata un’impennata dei contratti a termine (+434 mila), mentre restano sostanzialmente stabili i permanenti e in lieve ripresa gli indipendenti (+19 mila). A godere maggiormente di questa ripresa storica sarebbero principalmente gli over 50 (+468 mila). In rialzo anche i 15-34enni (+106 mila). A calare, infatti, sono gli occupati tra i 35 e i 49 anni (-116 mila). Comunque, si evidenzia, “al netto della componente demografica si registra un segno positivo per l’occupazione in tutte le classi di età”. Passando agli inattivi, coloro che non hanno un’occupazione né la cercano a maggio risultano in leggero calo (-0,1%, -13 mila), con il tasso di inattività stabile al 34,0% (minimo storico). Il bilancio annuo invece vede gli inattivi ancora in decisa riduzione (-2,6%, -345 mila). Parallelamente diminuisce anche il numero di disoccupati (-5,2%, -153 mila).

Nel complesso, l’Istat evidenzia “un netto miglioramento del mercato del lavoro, con una intensa crescita dell’occupazione dipendente, verificata sia per i lavoratori permanenti sia per quelli con contratto a termine”. Allo stesso tempo, aggiunge, “si rileva un deciso calo della disoccupazione e in misura più lieve anche dell’inattività”. Su base annua invece, continua l’Istat, “la crescita dell’occupazione appare consistente e si concentra tra i lavori a termine e, con riferimento all’età, tra i 15-34enni e soprattutto tra gli ultracinquantenni”. Intanto, viene evidenziato, “prosegue la contrazione della disoccupazione, che dopo i livelli massimi toccati a fine 2014 è tornata sui livelli della metà del 2012”. E “continua anche il calo dell’inattività, che si mantiene sul minimo storico”.

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