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Nel ‘decreto Genova’ banca dati unica di opere e collaudi

Obbligare i concessionari a fornire tutti i dati relativi ai collaudi, da collezionare in un’unica banca dati delle opere. Sarebbe uno degli obiettivi del Decreto Genova, al quale sta lavorando il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture guidato da Danilo Toninelli.

Nel decreto, che potrebbe arrivare rapidamente ed essere calendarizzato per i Consiglio dei Ministri già la prossima settimana, sarebbe previsto anche un rafforzamento della struttura di vigilanza del Ministero dei trasporti, con l’assunzione di giovani ingegneri, un rafforzamento dell’autorità dei trasporti e aiuti per i mutui delle famiglie.

“Nel decreto che andremo a depositare ci sarà una parte sui collaudi, con la quale imporremo ai privati, a loro spese, di fare delle verifiche, ma che controlleremo noi con giovani ingegneri che assumeremo”. Così illustra il Decreto Genova il Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, sul Blog delle Stelle, spiegando che “in caso di irregolarità possiamo mettere in sicurezza l’opera, operazione sempre a loro carico, e contestare inadempienze, perché saranno e sono loro i responsabili della manutenzione e della sicurezza. Inoltre in questo modo potremmo attivare processi di decadenza contrattuale o rinegoziare le convenzioni stipulate”.

Il decreto nasce dall’esigenza di dare risposte ai cittadini e alla imprese per le emergenze economiche. Su questo capitolo, in particolare, sarebbe al lavoro il Ministero dell’economia. Un aiuto si starebbe valutando per le famiglie alle prese con i mutui immobiliari. Molte banche stanno sospendendo le rate e per questo si ipotizza che, al di là dei ristori che arriveranno da Autostrade, lo Stato possa creare un fondo per assorbire l’aumento degli interessi che scatta quando i versamenti non vengono fatti.

Ma nel testo saranno inserite anche alcune norme che riguardano la gestione delle infrastrutture in tutto il Paese. In particolare arriva la banca dati unica sulle opere, che dovrà contenere anche i dati sulla sicurezza. Si prevede che che sia aggiornata costantemente e, in prospettiva, si pensa anche che possa esser aggiornata automaticamente dai dati fatti attraverso le rilevazioni dei sensori. Arriverà infatti anche l’obbligo, per i concessionari, di effettuare collaudi. Si sta per questo studiando la modalità per fare in modo che questi vengano effettuati costantemente.

L’obiettivo è quello di verificare la pericolosità delle opere e, se questa è legata alla mancata manutenzione, avviare altre procedure di sospensione delle concessioni. Una norma punta anche a potenziare la struttura di vigilanza del ministero dei Trasporti. E’ un’esigenza emersa soprattutto dopo aver avviato il check up delle opere con gli enti territoriali, molti dei quali non hanno una struttura idonea. Per questo saranno previste assunzioni di giovani ingegneri nei ranghi del ministero. Un rafforzamento è previsto anche per i poteri dell’Autorità dei Trasporti che, però, non saranno tali da arrivare a prevede – come da qualcuno ipotizzato – una cancellazione delle concessioni.

Per cittadini e imprese, poi, ci sarebbe l’ipotesi della creazione temporanea di una zona no tax con la sospensione, attraverso decreto ministeriale, di tutti gli obblighi fiscali e delle attività di riscossione. Servirebbe, dopo la tregua estiva, ad evitare la consegna di richieste di pagamento proprio in questo momento di difficoltà.

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