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Mondiali, come cambiano le valutazioni dei giocatori

(di Nicola Sellitti) – I Mondiali e il mercato. Un legame a doppia mandata, a poche ore dopo il via ufficiale alla sessione estiva di acquisti e cessioni. E quindi un gol, un assist, un rigore parato ma anche prestazioni negative, deludenti, soprattutto in nazionali che sono già salite sull’aereo, di ritorno dalla Russia, vanno a influire sulle valutazioni dei top players a breve attori di rumours, trasferimenti, rinnovi a sei zeri. Su tutti ci sono Neymar jr e Cristiano Ronaldo, due dei tre assi di briscola (assieme a Messi, che vede inalterata la sua quotazione, 184,2 milioni di euro) del torneo russo, con il primo discusso e forse partente dal Paris Saint Germain verso Madrid, ritenuto dalla dirigenza del Real erede tecnico, mediatico ed emotivo del portoghese, a sua volta pronto – pare – a lasciare la capitale spagnola dopo tre Champions League in fila, in direzione Juventus. E quindi, il Cies Observatory, il centro studi dell’Uefa, ha aggiornato la valutazione dei due fuoriclasse, tenendo conto delle prime partite giocate ai Mondiali.

O Ney, un gol al Costarica e al Messico, prestazioni in crescita e capitomboli di cattivo gusto, è segnalato a 200,5 milioni di euro. Nei primi respiri del 2018, anche prima dell’infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi per tre mesi, valeva 247 milioni di euro. Mentre Ronaldo varrebbe, secondo il Cies – età, club d’appartenenza, campionato, nazionale e durata del contratto, i parametri utilizzati per le quotazioni virtuali – poco più della metà dell’asso brasiliano, circa 110,4 milioni di euro. Ma la tripletta alla Spagna, la rete all’Iran hanno pesato più del rigore fallito con il Marocco, CR7 ha visto lievitare il suo costo, pochi mesi fa si aggirava sui 78,6 milioni di euro. E Ronaldo non è il solo con valutazione ritoccata verso l’alto. La figura barometro del Brasile sinora è stata l’ex interista Coutinho (due reti e assist al bacio per Paulinho, contro la Serbia), finito al Barcellona lo scorso gennaio per circa 160 milioni di euro, con il Cies che lo valuta allo stesso modo (158,8 milioni di euro, mentre era a 153,4 qualche settimana fa). E schizza verso cifre importanti anche Antoine Griezmann, che ha respinto le lusinghe del Barça per restare all’Atletico Madrid, senza picchi sinora ai Mondiali ma con valutazione da 166,6 milioni di euro (10 mln in più rispetto a maggio).

E pure Luka Modric, stella della Croazia passa da poco più di 19 a quasi 25 milioni di euro, mentre Diego Costa sfiora quota 35 mln, partendo da 31,5 mln, settimane fa. Ma per altri campioni l’aria russa non fa bene alla valutazione di mercato. E se appare strana la discesa di Edinson Cavani, da 92,5 milioni di euro agli attuali 78,6 mln nonostante tre partite di livelli (e un gol, la valutazione è antecedente alla doppietta al Portogallo) con l’Uruguay, va giù anche Mesut Ozil, stella decadente della Germania eliminata (50,6 milioni di euro, era a 73,6 mln lo scorso febbraio). Ma ci sono conseguenze anche per qualche italiano di spessore che non ha potuto fare i bagagli per la Russia: Lorenzo Insigne passa da 114,2 mln di euro a 104,2 mln di euro. Insomma, i Mondiali hanno inciso sinora sul mercato, in attesa del verdetto della fase a eliminazione diretta.

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