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Economia, 2022 da ‘doccia fredda’ per molti investitori e lavoratori

Quest’anno è stato piuttosto complicato sotto parecchi fronti. Innanzitutto, la Russia ha invaso l’Ucraina. L’inflazione è aumentata vertiginosamente in tutto il mondo. L’Europa si avvicina all’inverno nel pieno di una crisi energetica. I Paesi in via di sviluppo sono alle prese con una crisi alimentare. Infine, si prospetta una recessione globale (che probabilmente è in realtà già cominciata).

Nel 2022, per gli americani tutte le tendenze che hanno caratterizzato gli anni 2010 sono crollate in un impeto storico di distruzione economica. Basti pensare ai crypto bros o ai commercianti di azioni meme, i cui grandi profitti si sono trasformati in forti perdite. Oppure ai lavoratori a distanza che sono fuggiti dalle  grandi città solo per preoccuparsi di essere licenziati o messi in cassa integrazione.

Anche molti van lifer, che negli ultimi dieci anni sembravano aver trovato un modo per sfuggire in gran parte alle preoccupazioni del mondo, sono rimasti delusi dallo stile di vita nomade ‘glorificato’ nei post di TikTok e Instagram.

Per questi americani, il 2022 è stato come una doccia fredda. E la Federal Reserve ha direzionato il getto.

Negli ultimi dodici anni, la politica di aumento dell’inflazione della banca centrale statunitense di tassi di interesse estremamente bassi e massicci acquisti di obbligazioni ha alimentato una ‘everything bubble’, in cui i prezzi delle attività su tutta la linea sembravano raggiungere nuovi massimi.

Il risultato è stato un ‘effetto ricchezza’ che non poteva durare per sempre. E che quest’anno è giunto al culmine, con la Fed che ha promesso di combattere l’inflazione alle stelle con tassi di interesse più elevati, nonostante la possibilità di recessione. “Sebbene tassi di interesse più elevati, crescita più lenta e condizioni del mercato del lavoro più deboli ridurranno l’inflazione, porteranno anche un po’ di sofferenza alle famiglie e alle imprese”, aveva avvertito quest’estate il presidente della Fed Jerome Powell.

Per i mercati azionari non è stato un periodo favorevole: lo S&P 500 è sceso di oltre il 20% da inizio anno. Tenere d’occhio nervosamente il proprio 401 (k) è diventata un’ossessione malsana per molti.

Agli investitori in criptovalute non è andata meglio. È stato difficile mantenere grandi speranze durante l’inverno delle criptovalute del 2022. Bitcoin è sceso di oltre il 50% da inizio anno e altre criptovalute sono scese ancora di più.

Il mese scorso, Jamie Dimon, Ceo di JPMorgan Chase, ha dichiarato ai legislatori che le criptovalute sono “schemi Ponzi decentralizzati, e l’idea che ciò vada bene per chiunque è assurda”.

Nel frattempo, secondo Chainalysis, il 2022 è in procinto di essere “l’anno più grande in assoluto per l’attività di hacking” per le criptovalute. Gli hacker hanno incassato più di 3 mld di dollari in 125 hack quest’anno, ha osservato di recente la società di intelligence blockchain. E questo mese è stato il più grande in assoluto per l’attività di hacking.

Anche gli investitori in azioni meme sono rimasti delusi. Le azioni di Bed Bath & Beyond hanno superato i 22 dollari a marzo, ma le sue difficoltà sono diventate presto evidenti. Il suo Cfo si è suicidato il mese scorso e il prezzo delle azioni della società è ora inferiore a 6 dollari.

Anche Amc Entertainment, un altro meme, ha registrato un calo significativo. Così come il rivenditore di videogiochi GameStop.

La speculazione sui titoli di criptovalute e meme non era comunque salutare, ha affermato Ken Griffin, Ceo dell’hedge fund Citadel. “Il denaro mal allocato in attività speculative non crea posti di lavoro a lungo termine e non aiuta a creare la prosperità che rende l’America il Paese che è”, ha dichiarato.

Non tutti si sono uniti alla frenesia della speculazione, ovviamente. Alcuni americani hanno deciso di lasciarsi alle spalle lo stress abbracciando la ‘van life’. Lo stile di vita alternativo ha preso piede tra i lavoratori a distanza durante la pandemia, dopo essere diventato popolare tra i millennial in cerca di avventura.

I video che romanticizzano questo stile di vita – bere vino sotto le stelle, dormire in spiaggia – hanno raccolto milioni di visualizzazioni su Instagram e TikTok. E le aziende che producono o riconvertono furgoni hanno lottato per tenere il passo con l’aumento della domanda in mezzo ai problemi della catena di approvvigionamento.

Ma, come riportato da Fortune, molti di coloro che provano la ‘van life’ ne restano delusi, a volte dopo aver speso una parte significativa dei loro risparmi per convertire o rinnovare un veicolo. Un 33enne ha descritto una persona che vive e lavora da un van come un “senzatetto glorificato”. Un altro ha detto in modo più schietto: “La van life fa schifo”. Lamentandosi, tra le altre cose, di riparazioni infinite e di dover pagare per le camere d’albergo quando fa troppo caldo per dormire in un furgone.

Altri van lifer si sono lamentati di dover costantemente capire dove parcheggiare e dormire, dei problemi di bagno e doccia, del sentirsi effettivamente più ‘barboni’ che ‘avventurosi’ quando un parcheggio diventa casa per la notte.

Naturalmente, la van life rimane popolare e le aziende stanno incassando. Ma per i lavoratori che sperano di poter continuare a lavorare dai furgoni o da casa o anche segretamente da Bali, il 2022 non è stato comunque troppo facile, con datori di lavoro che si sono opposti al ‘telelavoro’. Come il Ceo di Tesla Elon Musk, che ha dichiarato a maggio che “il lavoro a distanza non è più accettabile”.

Anche l’amministratore delegato di BlackRock Larry Fink ha affermato il mese scorso che la sua società di investimento avrebbe adottato una “linea più dura” verso il lavoro a distanza. E che riportare i lavoratori in ufficio aiuterebbe a ridurre l’inflazione record in America.

Con il 98% dei Ceo che prevede una recessione negli Stati Uniti nei prossimi 12-18 mesi, secondo un nuovo sondaggio del Conference Board, i lavoratori da remoto temono sempre più di essere tra i primi dipendenti a essere licenziati. Poi c’è un’altra preoccupazione: se il lavoro può essere svolto da remoto, le aziende potrebbero eventualmente esternalizzarlo?

Anna Stansbury, che insegna il futuro del lavoro alla Mit Sloan School of Management, ha messo in guardia su questa possibilità, portando come esempio i coder di Google e Facebook. “Se fossero in grado di lavorare per un anno e mezzo senza mai andare in ufficio, sembra molto, molto probabile che altre aziende proveranno ad andare in questa direzione”.

Il lavoro a distanza, le azioni meme, le criptovalute e persino la van life hanno dato a molti americani la sensazione di poter ottenere un maggiore controllo sulla propria vita. Il 2022 ha invece ricordato che forze molto più grandi a volte possono stravolgere un percorso.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com 

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