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Cala la disoccupazione ma non per i giovani

Calano i disoccupati, aumentano i giovani senza lavoro ma è boom dei contratti a tempo indeterminato. E’ la fotografia scattata dall’Istat sull’occupazione italiana a febbraio. Nel dettaglio i senza lavoro passano dall’11,1% al 10,9% del mese precedente. Il tasso, spiega ancora l’Istituto di Statistica, risulta pari a quello già registrato a dicembre, quando si sono toccati i minimi da agosto 2012. Dopo il rialzo di gennaio calano dell’1,7% anche le persone in cerca di occupazione (-49mila). Su base annua la contrazione è ancora più netta: -4,8% (-143mila). Si contano così in Italia 2 milioni 835 mila disoccupati.

Sempre secondo i dati Istat a febbraio la stima degli occupati cresce dello 0,1%, ovvero di 19 mila unità su gennaio osservando “un significativo incremento congiunturale dei dipendenti a tempo indeterminato (+54 mila)” dopo 10 mesi consecutivi in calo. Risultano poi in “lieve crescita” i dipendenti a termine (+4 mila), mentre continuano a diminuire gli indipendenti (-39 mila). Su base annua si conferma l’aumento degli occupati (+0,5%, +109 mila), ma in questo caso “la crescita si concentra esclusivamente tra i lavoratori a termine”.

Rispetto a gennaio la crescita del complesso degli occupati, spiega l’Istat, “è determinata dalla componente femminile, mentre resta invariato il numero di uomini occupati. Con riferimento all’età, si registra un aumento tra le persone di 35 anni o più (+37 mila), a fronte di un calo tra i 15 e i 34 anni (-18 mila)”. Dall’inizio del 2018 sono entrati in vigore gli sgravi contributivi previsti dalla legge di bilancio per gli under35, anche se la circolare dell’Inps per l’applicazione della decontribuzione è stata pubblicata ai primi di marzo (seppure gli effetti decorrano da gennaio). Su base annua la crescita dell’occupazione “si concentra esclusivamente tra i lavoratori a termine (+363 mila) mentre i permanenti rimangono stabili e calano gli indipendenti (-255 mila). Aumentano soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+292 mila) ma anche i 15-24enni (+36 mila), mentre calano i 25-49enni (-219 mila)”. A febbraio resta sui massimi storici anche il tasso di occupazione femminile (49,2%).

Le noti dolenti riguardano purtroppo i giovani. Secondo le rilevazioni il tasso di disoccupazione tra i 15 e i 24 anni segna a febbraio un aumento di 0,3 punti percentuali, passano dal 32,5 di gennaio al 32,8%. Il dato italiano è suffragato anche dall’Europa che mette dietro la lavagna sia l’Italia che l’Austria. Eurostat infatti conferma che l’aumento registrato in Italia è il maggiore insieme a quello di Vienna, salita a 9,8% dal 9,5% di gennaio. L’Italia è seconda in Europa per numero di disoccupati giovani, dopo la Spagna che è al 35,5%, dato comunque in calo dal 35,9% di gennaio. Il dato della Grecia non è disponibile, ma a dicembre era al 45%.

Positivo il commento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti per il quale i dati Istat di febbraio sul lavoro “evidenziano un leggero aumento degli occupati rispetto al mese precedente, determinato, in particolare, da un significativo aumento degli occupati permanenti. Inoltre, il tasso di disoccupazione scende al 10,9%, ai minimi da agosto 2012”. Per Poletti “prosegue il percorso di stabilizzazione del mercato del lavoro, che dalla metà dello scorso anno registra un numero complessivo di occupati superiore ai 23 milioni”. Il ministro segnala, inoltre, che “al netto della componente demografica, le variazioni tendenziali del numero degli occupati sono positive per tutte le classi di età”

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