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Di Maio, individuate coperture per reddito cittadinanza

Per il reddito di cittadinanza “le coperture sono state individuate anni fa. Ora si tratta di fare il percorso per attuarle e non è una polemica. Sono 25 voci di spesa che intervengono sulla spending review, sui concessionari stradali in Italia, sulla tassazione su alcuni ambiti come il gioco d’azzardo”. Così il vicepremier Luigi Di Maio, in un’intervista ad Agorà, spiega che il Governo avrebbe un’idea ben precisa di come fare a ricollocare risorse in modo da aderire alle proposte fatte ai tempi delle urne, in primis quella sul reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del M5S. “Il dovere di un ministro dell’economia è di essere sempre molto prudente. E’ per questo che abbiamo individuato Giovanni Tria come ministro che è in grado di tenere i conti in ordine”, conclude.

E al turbinio di polemiche insorte per alcuni dei provvedimenti contenuti nella bozza del DI Dignità che, secondo FI e Pd, ma anche il mondo confindustriale, penalizzerebbero le imprese, il vicepremier risponde, sempre su Raitre, che “chi non sta abusando di questi contratti e non sta sfruttando non ha nulla da temere. Abbiamo costruito la normativa per evitare che un giovane per anni venga tenuto sempre sulla graticola, con contratti che vengono rinnovati, poi sospesi e poi si passa a contratto di somministrazione. E’ una tragedia sociale quella che stanno vivendo i giovani. Chi non pratica questi abusi non ha nulla da temere”.

E anzi, il DI Dignità conterrebbe, secondo il vicepremier, dei provvedimenti che permetterebbero una riduzione del costo del lavoro finalizzata ad incentivare le imprese che possono crescere sarà introdotta con la legge di Bilancio. Lo assicura Di Maio, sempre parlando ad Agorà: “Ridurremo il costo del lavoro – ha detto – ci stiamo lavorando per la legge di Bilancio”. Di Maio ha spiegato che il governo farà “un abbassamento di costo del lavoro selettivo, su tutte le imprese che hanno un margine di crescita. Le incentiveremo”.

Sempre sul fronte lavoro, come già accennato alcuni giorni orsono, secondo il vicepremier pentastellato è il caso di ridiscutere la questione voucher, ma non come aveva fatto Renzi e i sui amici: ci si pagavano anche gli ingegneri…erano usati per un contratto di una giornata a con quello, ai fini Istat, era come se si era lavorato una settimana, e questo aveva fatto impennare i conti degli occupati in Italia. I voucher – sottolinea – erano nati per alcuni lavori, come quelli domestici di Colf e badanti, e in alcuni casi nell’agricoltura. Se il tema è questo se ne può discutere”.

Da parte sua, il Governo ribadisce che è pronto ad assolvere anche gli altri impegni proposti in campagna elettorale, come il taglio delle pensioni d’oro. “Ora tagliamo le pensioni d’oro. Incardiniamo un disegno di legge al Senato e spero di approvarlo entro l’estate”, afferma.

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