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Il calcio italiano inizia a sfruttare le piattaforme web

Non solo Cristiano Ronaldo. La Serie A prova a rimettersi sulla mappa dei principali tornei nazionali d’Europa anche grazie ad alcune novità nel rapporto tra club e le nuove piattaforme sul web. In pochi giorni c’è stata la Roma che ha trasmesso in diretta attraverso il suo account ufficiale Twitter l’amichevole con il Latina (con il bis in queste ore contro l’Avellino), lo stesso avviene per le amichevoli dell’Inter e poi il Napoli che in concomitanza con la presentazione della maglia per la nuova stagione ha lanciato un esclusivo brandstore su Amazon, in versione italiana, francese, tedesca, britannica e spagnola. E non sono segnali casuali. Tardivi, forse, ma non casuali nello sfruttamento del potenziale offerto dalle nuove tecnologie per fidelizzare ancora di più i tifosi, con più di un occhio al flusso di cassa.

Per la società giallorossa la diretta via social network non rappresenta proprio una novità, due anni fa attraverso il profilo ufficiale Facebook venne trasmessa in diretta la partita con i russi del Terek Grozny. Ma stavolta il ritorno mediatico è stato importante, secondo i numeri riportati dalla società giallorossa, oltre 180 mila utenti hanno seguito il Twitter italiano della Roma, che ha pure registrato a giugno la top ten europea per interazioni sui social media. Siamo in ogni caso solo all’inizio del percorso tra i club italiani e i canali offerti dall’entertainment digitale, con Twitter che ha esordito un paio di anni fa in asse con la Nfl e un format, Nfl Thursday Night Football, con i fan della palla ovale che potevano godersi le partite in diretta e interagire sulle singole fasi di gioco. Un successo da oltre due milioni di utenti a partita, che ha portato il microblogging con l’uccellino a garantirsi i pacchetti anche di partite di Premier League, oltre che del football, ma anche della Nba, Nhl, Mlb e pure del torneo di Wimbledon.

Ma sullo sport ha scommesso anche Facebook, che ha stretto nei mesi partnership con diversi club e federazioni, dalla Roma appunto alla nazionale di basket americano, Team Usa, sino agli Atlanta Hawks, Nba, in onda filmati su partite, allenamenti. Con boom nei contatti su pc, smartphone, tablet. Che a loro volta – e le cifre circolate dall’effetto Ronaldo, che nel 2016 ha portato in dote a Nike 500 milioni di dollari attraverso l’uso dei social – vanno convertiti in dollari, con post, tweet, foto-veicoli per sponsor, multinazionali. Insomma, qualcosa si muove, ricordando anche che le partite della massima serie italiana dallo scorso ottobre vanno in diretta streaming sulla web tv di Sportube. Ma per la Serie A c’è da recuperare un canyon dai competitor. Secondo i dati del Global Digital Football Benchmark – che conta 234 milioni di contatti per il Real Madrid tra Facebook, Twitter, Instagram e altre piattaforme, tra cui Google+ e YouTube, con il Barcellona distante solo due milioni e tanta Premier League tra le prime dieci – c’è un solo club, la Juventus, nella top ten mondiale dei club per digital community, mentre Milan e Inter sono dietro, la Roma che ora comincia a sfruttare Twitter è 25eima, ancora più distaccato il Napoli del presidente De Laurentiis, 39esimo con poco meno di sette milioni di utenti, che da anni ipotizza lo stadio virtuale con 120 milioni di simpatizzanti nel mondo ma che non arriva neppure al milione di utenti su Twitter. Ma il club partenopeo ha seminato una traccia importante con l’accordo con Amazon, il colosso statunitense, secondo Morgan Stanley, diventerà il principale rivenditore sportivo negli Stati Uniti entro quest’anno, mentre nel 2017 ha guadagnato l’1,5% delle quote di mercato.

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